L’evento “Il giorno de La Verità” ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore Maurizio Belpietro. Durante l’incontro, sono stati affrontati argomenti rilevanti come i referendum, le guerre in Ucraina e Gaza, il decreto sicurezza e le spese nel settore cinematografico italiano.
L’importanza dei referendum
Giorgia Meloni ha aperto la sua intervista parlando della prossima tornata referendaria. Ha chiarito che si recherà ai seggi per esprimere la propria opinione senza però ritirare le schede. Secondo la premier, quando non si condividono i contenuti di un referendum è legittimo optare per il non voto. Ha sottolineato come storicamente anche altri partiti abbiano fatto campagna per il “non voto” in occasioni simili.
In merito alla questione della cittadinanza italiana agli stranieri, Meloni ha espresso una posizione ferma contro l’accelerazione dei tempi di riconoscimento. Questo tema è particolarmente delicato nel contesto attuale di immigrazione e integrazione sociale.
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Stabilità del governo e relazioni internazionali
Belpietro ha toccato anche il tema della stabilità dell’attuale governo, evidenziando che potrebbe essere il primo nella storia repubblicana a completare l’intero mandato. La premier ha ribadito con fermezza la solidità dell’esecutivo, respingendo le ricostruzioni delle opposizioni che parlano di instabilità governativa.
Meloni ha messo in evidenza i recenti successi economici ottenuti grazie alla stabilità politica: «Abbiamo emesso 17 miliardi di Btp sul mercato con richieste totali pari a 210 miliardi», affermando così che l’Italia gode di un’immagine solida tra gli investitori esteri.
Passando alle relazioni internazionali, Meloni ha contestato l’affermazione secondo cui l’Italia sarebbe isolata sulla scena globale. Ha dichiarato che dopo la caduta dell’ultimo governo centrodestra era stato detto che il nostro Paese avrebbe dovuto assumere un ruolo subordinato rispetto a Francia e Germania; tuttavia lei intende rivendicare una cooperazione paritaria con questi Stati.
Le posizioni sull’Ucraina e Gaza
La guerra in Ucraina è stata uno dei punti salienti discussi durante l’intervista. La premier ha descritto i segnali provenienti dalla Russia come poco incoraggianti; infatti ci si aspettava progressi verso la pace ma al contrario ci sono stati solo bombardamenti sulle infrastrutture civili ucraine. Secondo Meloni, sostenere Kiev era necessario per evitare una situazione più caotica vicino ai confini italiani.
Per quanto riguarda Gaza, Meloni ha chiarito sin dall’inizio quale fosse la posizione del governo italiano: Hamas è considerato responsabile dell’inizio delle ostilità ed è sempre Hamas a impedire una risoluzione pacifica rifiutando di liberare gli ostaggi. Tuttavia, pur condannando gli attacchi terroristici contro Israele, riconosce anche che le reazioni israeliane devono rispettare i diritti umani della popolazione civile palestinese.
Il decreto sicurezza e finanziamenti al cinema
Un altro argomento trattato durante l’intervista è stato quello relativo al decreto sicurezza recentemente approvato dal Senato. La premier si difende dalle accuse di autoritarismo affermando che garantire sicurezza ai cittadini non significa comprimere libertà fondamentali ma piuttosto proteggerle da comportamenti scorretti come occupazioni abusive o furti agli anziani.
Infine si è discusso degli ingenti finanziamenti pubblici destinati al cinema italiano; su questo punto Belpietro aveva chiesto conto delle proteste da parte degli artisti riguardo ai tagli ai fondi statali per alcune produzioni poco apprezzate dal pubblico. Meloni ha risposto sottolineando come sia fondamentale utilizzare responsabilmente le risorse pubbliche: «I soldi spesi sono quelli degli italiani», affermando inoltre quanto sia inaccettabile finanziare opere cinematografiche destinate a fallire commercialmente mentre negli ultimi anni tali investimenti hanno comportato perdite significative per lo Stato.