Negli ultimi anni, il fenomeno dei “guilty pleasure” televisivi ha preso piede in modo significativo. Questi programmi, pur essendo molto seguiti, vengono spesso negati dai loro spettatori per paura di essere giudicati. Un recente studio ha rivelato quali sono i format più visti dagli italiani che, nonostante l’alto numero di ascolti, vengono considerati poco eleganti o troppo mediatici.
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Il successo degli ebook e la privacy del lettore
Uno degli aspetti che contribuiscono al successo degli ebook è senza dubbio la loro praticità. Avere a disposizione un’intera biblioteca digitale consente agli utenti di portare con sé centinaia di titoli senza appesantirsi. Inoltre, il formato digitale offre un vantaggio importante: la privacy. Molti lettori scelgono libri che potrebbero suscitare imbarazzo se scoperti da amici o colleghi. Ad esempio, leggere “50 sfumature di grigio” su un treno può diventare una questione delicata; molti preferiscono mascherarlo con titoli più rispettabili come quelli di Pennac.
Questo comportamento non è isolato nel mondo della letteratura; si riflette anche nei consumi culturali quotidiani come musica e cinema. Le persone tendono a seguire trend popolari ma spesso si sentono costrette a nascondere le proprie vere passioni per timore del giudizio altrui. In ambito televisivo questo fenomeno è evidente nei programmi considerati trash o poco raffinati ma che ottengono ascolti record.
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La cultura del guilty pleasure nella tv italiana
Il concetto di “guilty pleasure” si riferisce ai piaceri proibiti che gli individui tendono a tenere nascosti per evitare critiche sociali. Questo vale soprattutto quando ci si trova in situazioni sociali come conversazioni informali al lavoro o incontri casuali dove ci si presenta sotto una luce favorevole agli occhi degli altri.
Un articolo pubblicato dal quotidiano Libero ha messo in evidenza questa tendenza attraverso una classifica dei programmi tv più seguiti ma allo stesso tempo rinnegati da parte del pubblico italiano. Secondo i dati forniti da OmnicomMediaGroup, molti spettatori dichiarano pubblicamente di non guardare questi show mentre conoscono dettagli e trame alla perfezione.
Questa contraddizione tra ciò che viene visto e ciò che viene ammesso crea uno strano paradosso sociale: molte persone ammettono solo parzialmente le loro abitudini televisive preferite per paura dell’etichetta sociale associata ad esse.
La top ten dei guilty pleasure televisivi
Al primo posto della classifica troviamo “Uomini e donne”, il noto dating show condotto da Maria De Filippi su Canale 5 dal 1996. Con quasi 3 milioni di spettatori giornalieri provenienti da diverse fasce d’età, questo programma riesce ad attrarre anche target considerati elitari; tuttavia ben il 35% degli spettatori afferma di non volerlo ammettere apertamente.
In seconda posizione c’è “Tradimento”, una serie turca attualmente sospesa durante l’estate ma capace comunque di attrarre circa 2 milioni di telespettatori ogni settimana; sorprendentemente, il 28% dei suoi fan dichiara esplicitamente che non lo rivela a nessuno.
“Endless Love” occupa invece il terzo posto della lista con oltre 2 milioni e mezzo d’ascoltatori nell’ultima puntata trasmessa nel febbraio scorso; secondo lo studio condotto sul pubblico italiano circa uno su quattro tiene segreta questa passione per evitare commenti negativi dagli amici o dai familiari.
La soap opera “Beautiful” conquista la quarta posizione grazie alla sua lunga storia iniziata nel lontano 1987 negli Stati Uniti e approdata in Italia già nel ’90; attualmente registra oltre due milioni d’ascolto settimanale mentre quasi il 19% delle sue telespettatrici ammette solo privatamente d’essere fan accanite dello show americano.
Al quinto posto troviamo “Terra amara”, altra soap turca capace d’attrarre picchi superiori ai tre milioni d’ascolto tra repliche ed episodi nuovi; qui solo uno su sei confessa apertamente d’essere un suo seguace abituale.
I restanti posti della top ten sono occupati da reality come “Temptation Island” , “Il paradiso delle signore” ed infine due storici format italiani: “Grande Fratello” ed “L’isola dei famosi” .
Questi dati dimostrano chiaramente quanto sia diffusa questa cultura del nascondere i propri gusti personali davanti agli altri pur continuando a seguirli avidamente davanti allo schermo.