Inaugurazione del sacrario dedicato a Papa Francesco: un tributo alle vittime di guerra e migranti

Inaugurato a Napoli un Sacrario dedicato a Papa Francesco, contenente le reliquie di migranti e vittime di guerre, per promuovere un forte messaggio di pace e giustizia nel mondo.
Inaugurazione del sacrario dedicato a Papa Francesco: un tributo alle vittime di guerra e migranti - Socialmedialife.it

Questa sera, Napoli ha ospitato l’inaugurazione di un Sacrario dedicato a Papa Francesco, contenente le reliquie di migranti deceduti in mare, vittime delle guerre e bambini morti di fame. La cerimonia si è svolta presso la Stazione marittima del Porto di Napoli ed è stata caratterizzata dalla presenza di autorità civili e militari, oltre al cardinale arcivescovo Domenico Battaglia che ha benedetto le urne con le reliquie. L’evento è parte del programma “Pace è Azione“, organizzato da Michele Capasso, segretario generale degli Stati Uniti del Mondo.

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Un evento significativo per la pace

L’incontro ha visto come protagonista Michele Capasso, il quale ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza della commemorazione delle vittime. Capasso rappresenta una rete internazionale che include 181 Paesi e 16.000 organismi della società civile impegnati in eventi per promuovere la pace nel mondo. Durante il suo intervento, ha mostrato un telo utilizzato dalla dottoressa Alaa al-Najjar dell’ospedale “Nasser” a Khan Jounis per pulire il volto dei suoi nove figli e del marito dopo un attacco nella Striscia di Gaza.

Capasso ha espresso una profonda preoccupazione riguardo alla mancanza d’amore e speranza nel mondo attuale: “Oggi noi viviamo una immensa carestia di amore,” affermando che l’egoismo sta distruggendo l’umanità. Ha anche evidenziato come questo Sacrario sia unico al mondo poiché raccoglie non solo i resti dei migranti ma anche quelli delle vittime delle guerre e dei bambini morti per fame.

Il messaggio forte contro la guerra

Un momento particolarmente toccante si è avuto quando il cardinale Battaglia ha stretto tra le mani il telo intriso di sangue della pediatra palestinese, sul quale erano scritti i nomi dei suoi nove figli deceduti. Questo gesto simbolico rappresenta un grido collettivo contro ogni forma di violenza: “Da questo luogo si alza forte il grido del nostro no ad ogni guerra.” Battaglia ha ripetuto tre volte la parola “Basta!”, enfatizzando così l’urgenza della pace.

Durante la cerimonia sono state deposte altre urne contenenti reliquie provenienti dai principali Paesi attualmente coinvolti in conflitti armati come Ucraina, Russia, Israele e Palestina. Le reliquie includono anche simboli significativi dalle cosiddette “Città-martiri” del XX° secolo fino ai giorni nostri; nomi noti come Hiroshima, Sarajevo e Dresda sono stati citati tra quelli onorati nel Sacrario.

Riconoscimenti istituzionali

Il prefetto di Napoli Michele Di Bari ha parlato dell’importanza dell’iniziativa sottolineando che essa dimostra gli sforzi continui da parte degli organizzatori per promuovere valori fondamentali quali pace e giustizia. Ha elogiato Papa Francesco definendolo un grande Pontefice capace di costruire ponti verso l’umanità in tempi difficili.

Di Bari ha inoltre menzionato Leone XIV come successore con una missione simile nella diffusione della cultura della pace sin dal suo primo giorno da Pontefice alla loggia della Basilica vaticana.

L’evento coincide con il 160° anniversario delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera ed è stato realizzato in collaborazione con organismi internazionali tra cui le Nazioni Unite ed ICESCO .

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