L’incontro tra la Premier italiana Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz si preannuncia cruciale per le relazioni tra Italia e Germania. Al centro dei colloqui ci saranno temi di rilevanza strategica come i dazi commerciali, il piano di riarmo europeo e la gestione dell’immigrazione. La recente smentita riguardo all’esclusione dell’Italia dai partner strategici della Germania ha aperto la strada a un confronto più profondo, in particolare in vista della partecipazione di Merz all’intronizzazione di Leone XIV a Roma.
Collaborazione nel settore auto
La cooperazione tra Italia e Germania nel settore automobilistico è storicamente forte. Durante una recente sessione parlamentare, Meloni ha evidenziato l’importanza delle due nazioni come principali manifatture europee, sottolineando che insieme possono contribuire al rilancio dell’industria automobilistica. Questo legame è particolarmente significativo considerando le sfide poste dalla guerra commerciale avviata dall’ex presidente statunitense Donald Trump. Entrambi i Paesi hanno mostrato unità nella ricerca di un accordo con l’amministrazione americana per mitigare gli effetti negativi delle tariffe imposte.
In questo contesto, il Green Deal europeo rappresenta una questione centrale per entrambi i governi. Sia Berlino che Roma ritengono necessario rivedere alcune normative introdotte dalla Commissione Europea nella scorsa legislatura riguardanti i dazi interni che potrebbero compromettere la competitività del settore automotive europeo. Recentemente Ursula von der Leyen ha rinviato le sanzioni ai costruttori d’auto europei, segno che ci sono margini per rinegoziare alcune regole.
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Il piano di riarmo
Un altro tema cruciale sul tavolo sarà il piano di riarmo europeo. La Germania ha spinto affinché venga sospeso il Patto di stabilità per consentire maggiori investimenti nella difesa attraverso l’attivazione della clausola di salvaguardia. L’Italia non ha accolto questa proposta con entusiasmo; infatti non ha presentato richiesta formale a Bruxelles per tale sospensione.
Tuttavia, questa posizione potrebbe cambiare entro fine giugno 2025 durante il summit NATO dove verrà definito un nuovo tetto alle spese militari dei Paesi membri. Gli Stati Uniti chiedono un incremento al 5%, mentre l’Italia si presenterà con una proposta del 2%, includendo anche le spese destinate alla Guardia Costiera italiana.
Meloni è consapevole della necessità urgente di aumentare gli investimenti in difesa per evitare marginalizzazioni sia nei confronti degli alleati europei sia rispetto agli Stati Uniti. Le ripercussioni sulla industria bellica italiana potrebbero essere significative se non si trova un accordo comune su questi temi cruciali.
Dossier immigrazione
Infine, sul fronte dell’immigrazione le posizioni tra Italia e Germania sembrano convergere sempre più verso approcci simili ma rigorosi. Con l’ascesa del partito estremista AfD in Germania, Merz sta adottando una linea dura sull’ingresso nel Paese degli immigrati e sui rimpatri forzati dei richiedenti asilo.
Entrambi i leader riconoscono che affrontare questo problema richiede uno sforzo coordinato a livello europeo piuttosto che soluzioni isolate nazionali. Ciò include anche discussioni su possibili centri d’accoglienza nei Paesi terzi dove esaminare le domande d’asilo prima dell’ingresso nell’Unione Europea stessa.
Questi argomenti saranno sicuramente al centro delle discussioni durante l’incontro previsto a Palazzo Chigi fra Meloni e Merz; entrambi sono chiamati ad affrontare sfide interne ed esterne legate alla gestione migratoria in modo efficace ed equilibrato.