Ieri, la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, una scelta che ha avuto un effetto immediato sul mercato delle criptovalute, in particolare su Bitcoin. Nonostante le aspettative di volatilità, il prezzo della criptovaluta principale è rimasto sostanzialmente stabile. Durante la conferenza stampa del presidente Jerome Powell, sono state fornite informazioni sulle condizioni economiche attuali e sulle previsioni future. Tuttavia, l’assenza di reazioni significative da parte degli investitori ha sollevato interrogativi sull’andamento del mercato.
L’anomalia del prezzo di Bitcoin
Negli ultimi giorni si è registrata una strana anomalia nell’andamento del prezzo di Bitcoin. Dal 31 maggio a oggi sembra essersi affievolita l’emotività che tradizionalmente caratterizza il mercato delle criptovalute. In particolare, dal giorno prima della conferenza stampa della Fed non si osserva alcun segnale evidente né d’entusiasmo né di paura tra gli investitori.
Questa situazione risulta insolita considerando che i mercati crypto sono notoriamente influenzati da fattori emotivi e speculativi. Sebbene ci siano ancora tracce residue d’emotività in alcune altre criptovalute, per quanto riguarda Bitcoin, questa sembra essere completamente svanita negli ultimi giorni.
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Un dato interessante è che il prezzo attuale della criptovaluta si colloca solo a circa il 6% al di sotto dei massimi storici raggiunti un mese fa. Questo avvicinarsi ai livelli record senza una corrispondente reazione emotiva lascia molti analisti perplessi e rende difficile spiegare come possa essersi ridotta così drasticamente l’emotività nel mercato.
L’influenza del Dollar Index
L’andamento del prezzo di Bitcoin tende ad avere una correlazione inversa con il Dollar Index , un indice che misura la forza del dollaro statunitense rispetto ad altre valute globali. Le decisioni prese dalla Fed hanno spesso ripercussioni sul DXY e quindi anche sui mercati delle criptovalute.
Ieri, mentre Powell parlava durante la conferenza stampa, il DXY è salito da 98,6 punti a 99 punti. È interessante notare come questo incremento abbia coinciso con un leggero calo nel valore di Bitcoin; infatti mentre DXY cresceva modestamente, BTC mostrava segni di discesa.
Alla chiusura dei mercati ieri sera, il valore iniziale dell’asset era intorno ai 104.500 dollari ed è terminato attorno ai 105.000 dollari dopo aver toccato picchi minimi a 103.500 dollari e massimi a 105.600 dollari durante la giornata; ciò indica una fase laterale senza movimenti significativi nonostante le dichiarazioni della Fed.
Gli annunci della Federal Reserve
La decisione presa dalla Federal Reserve ieri riguardo al mantenimento dei tassi al limite superiore del 4,50% era già prevista dagli analisti economici e non ha sorpreso i mercati finanziari più ampiamente intesi.
Durante la conferenza stampa successiva all’annuncio ufficiale sui tassi d’interesse, Powell ha descritto uno scenario economico solo leggermente peggiore rispetto alle valutazioni fatte nel mese precedente; tuttavia ha sottolineato come vi sia ancora un quadro complessivamente positivo nonostante le incertezze legate ai dazi commerciali internazionali.
Il presidente della Fed ha enfatizzato più volte l’incertezza presente nel contesto attuale riguardo agli effetti futuri dei dazi sull’inflazione e sui prezzi generali dell’economia americana; tale situazione limita notevolmente le possibilità previsionali dell’istituzione monetaria statunitense nella formulazione delle proprie politiche future basate su dati concreti piuttosto che su ipotesi speculative o proiezioni incertezze.
Inoltre emerge chiaramente che all’interno del FOMC sta diminuendo il consenso riguardo alla possibilità imminente dei tagli ai tassi entro fine anno; sebbene ci sia ancora un orientamento medio verso due possibili riduzioni da venticinque punti base ciascuna nei prossimi mesi. I mercati sembrano aver recepito queste informazioni senza particolari scossoni poiché nessuno può realmente prevedere gli sviluppi futuri in questo clima d’incertezza generale.