Il progetto Dalla Classe all’Orchestra, avviato a Piacenza, ha dimostrato come la musica possa svolgere un ruolo cruciale nell’educazione e nello sviluppo sociale degli studenti. I primi risultati della valutazione d’impatto sono stati presentati durante un convegno tenutosi presso XNL Piacenza, intitolato “Trasformare l’educazione con la musica”. L’incontro ha visto la partecipazione di insegnanti e esperti del settore, tra cui Mind4Children, spin-off dell’Università di Padova.
Il progetto Dalla Classe all’Orchestra
Iniziato nel 2012 su iniziativa del Quarto Circolo Didattico e sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il progetto si ispira al modello venezuelano El Sistema. Questo programma mira a integrare l’attività orchestrale nelle scuole primarie e secondarie di primo grado in contesti socialmente fragili. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti non solo competenze musicali ma anche strumenti per affrontare le sfide quotidiane attraverso la collaborazione e il lavoro di squadra.
Il contesto multiculturale delle scuole coinvolte rende il progetto particolarmente significativo. Attraverso l’orchestrazione collettiva, gli studenti imparano a lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Questo approccio non solo arricchisce le loro esperienze musicali ma promuove anche relazioni interpersonali positive tra compagni.
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I benefici emersi dalla ricerca
I primi dati raccolti tramite focus group e interviste hanno rivelato diversi benefici legati alla partecipazione al progetto:
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Sintonizzazione interpersonale: Suonare in gruppo favorisce amicizie durature ed aiuta gli studenti a costruire una forte identità collettiva. Un genitore ha descritto questa esperienza dicendo che “è come se fossero in famiglia”.
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Concentrazione: La pratica musicale migliora notevolmente la capacità degli studenti di focalizzarsi su altre discipline scolastiche.
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Autostima: Imparare uno strumento offre fiducia ai bambini che potrebbero sentirsi insicuri nelle loro abilità accademiche o sociali.
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Gestione dell’errore: In un contesto orchestrale si impara che sbagliare è parte integrante del processo educativo; questo insegna agli alunni ad affrontare le difficoltà senza timore del giudizio.
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Facilitazione dell’apprendimento: La motivazione derivante dall’esperienza musicale si traduce spesso in un miglioramento generale delle performance scolastiche. Un genitore ha sottolineato che “quando c’è musica i miei figli vanno a scuola più volentieri”.
La ricerca continuerà nei prossimi tre anni per monitorare sistematicamente i cambiamenti nelle abilità musicali, cognitive ed emotive degli alunni coinvolti nel programma.
Il convegno presso XNL
L’incontro è stato aperto da Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ha evidenziato l’importanza della musica nell’educazione dei giovani e nella promozione dell’inclusione sociale. Reggi ha spiegato come la fondazione abbia sostenuto attivamente il progetto fin dall’inizio ed abbia avviato valutazioni d’impatto sui progetti significativi per comprendere meglio i risultati ottenuti nella comunità locale.
Patrizio Bianchi, ex Ministro dell’Istruzione ed esperto in politiche educative, ha aggiunto che l’unicità del programma risiede nella rete collaborativa creata tra insegnanti, studenti e famiglie; una sinergia fondamentale per il successo dell’iniziativa educativa.
Durante il convegno sono intervenuti anche altri rappresentanti istituzionali tra cui Simona Favari, dirigente scolastica del 4° Circolo didattico; Alessandro Miglioli della Fondazione Ronconi Prati; Christian Fiazza, assessore alla Cultura del Comune di Piacenza; Massimo Trespidi, presidente del Conservatorio Nicolini.
La presentatrice Chiara Curiale dello spin-off Mind4Children ha illustrato i dettagli della prima fase della ricerca mentre una tavola rotonda ha visto protagonisti vari esperti nel campo musicale ed educativo discutere sull’importanza delle pratiche didattiche inclusive nella formazione musicale dei giovani talenti italiani.
Il convegno si è concluso con un’esibizione dal vivo da parte dei ragazzi dell’Orchestra CinqueQuarti diretti dal maestro Johnny Gòmez che hanno intrattenuto il pubblico presente mostrando concretamente i frutti positivi derivanti dal programma educativo basato sulla musica.