La serie “Maschi veri”, in arrivo su Netflix il 21 maggio, affronta il tema della mascolinità attraverso una narrazione che invita alla riflessione. I protagonisti, interpretati da attori noti come Matteo Martari e Francesco Montanari, si confrontano con le proprie vulnerabilità e relazioni interpersonali. L’opera si propone di esplorare la figura dell’uomo nel contesto sociale attuale, partendo dalle dinamiche private per arrivare a questioni più ampie.
Un nuovo sguardo sulla mascolinità
Matteo Martari ha condiviso la sua visione riguardo al concetto di “maschio vero”, sottolineando l’importanza del dialogo e dell’apertura emotiva. Secondo l’attore, la definizione etimologica suggerisce un uomo che sceglie di pensare criticamente. Questo approccio contrasta con le aspettative tradizionali che vedono l’uomo come colui che non deve mai chiedere aiuto o mostrare debolezza. Martari evidenzia come questa paura di mostrarsi autentici possa ostacolare le relazioni significative.
Francesco Montanari ha aggiunto una dimensione personale al discorso, raccontando delle sue esperienze passate nelle relazioni. Ha osservato che spesso ci si nasconde dietro limiti autoimposti per evitare il confronto diretto con se stessi e gli altri. Questa consapevolezza è fondamentale per costruire legami autentici e duraturi.
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Le sfide dei personaggi
In “Maschi veri”, i personaggi affrontano situazioni complesse legate alle loro vite sentimentali. Montanari interpreta Riccardo, un uomo coinvolto in dinamiche ambigue: tiene nascosto un harem alla sua compagna mentre cerca di mantenere i ruoli tradizionali nella relazione. Al contrario, Pietro Sermonti interpreta Luigi, un uomo domestico che rischia di perdere il contatto con la passione amorosa a causa delle sue responsabilità quotidiane.
Sermonti ha espresso preoccupazione riguardo agli uomini fragili che non rivelano le proprie debolezze; secondo lui sono questi individui a rappresentare una minaccia nelle relazioni moderne. La serie cerca quindi di spostare l’attenzione dall’erotismo verso una maggiore enfasi sui sentimenti e sulle emozioni umane.
Riflessioni sulla parità di genere
Pietro Sermonti ha anche toccato temi rilevanti riguardanti la parità di genere nella società contemporanea. Ha notato come ci sia stata una rapida evoluzione nei discorsi pubblici sulla questione ma spesso senza riscontri pratici nella vita quotidiana delle persone. Secondo lui è fondamentale creare uno spazio sicuro dove uomini e donne possano esprimere liberamente le proprie esperienze senza timore di giudizio.
L’attore ha richiamato l’importanza della gentilezza nel linguaggio utilizzato nelle interazioni sociali: ciò implica rispettare i termini preferiti dagli altri piuttosto che imporsi con parole potenzialmente offensive o inappropriate.
Le voci femminili nella narrazione
Accanto ai protagonisti maschili ci sono anche figure femminili significative interpretate da attrici come Sarah Felberbaum e Laura Adriani. Queste donne offrono prospettive diverse sulle dinamiche relazionali esplorate nella serie; Adriani in particolare sottolinea quanto sia importante dire “no” quando necessario per affermarsi all’interno della società moderna.
Adriani racconta anche del suo provino per il ruolo: dopo aver vissuto momenti difficili prima dell’audizione è riuscita a trasformare quella tristezza in leggerezza durante l’esibizione finale davanti ai selezionatori.
“Maschi veri” si presenta quindi non solo come uno show divertente ma anche come uno strumento utile per avviare conversazioni importanti sul ruolo degli uomini oggi e sull’evoluzione delle relazioni interpersonali nel contesto contemporaneo.