La scultura di Lorenzo Quinn celebra il contributo delle donne alla scienza a Roma

La scultura “Urania’s passion” di Lorenzo Quinn, installata alla Sapienza di Roma, celebra il contributo delle donne nella scienza e affronta i pregiudizi di genere nelle carriere STEM.
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Una nuova scultura di Lorenzo Quinn, intitolata “Urania’s passion“, è stata installata all’interno della cittadella Universitaria Sapienza di Roma. Questa imponente opera d’arte, alta 4 metri, rappresenta un atomo sorretto da due mani femminili e ha l’obiettivo di esaltare il fondamentale apporto delle donne nel campo scientifico. L’opera non solo celebra le conquiste passate ma invita anche a riflettere sui pregiudizi di genere che ancora oggi ostacolano l’accesso delle ragazze alle carriere scientifiche.

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Il contributo storico delle donne nella scienza

Il percorso delle donne nella scienza è costellato da figure emblematiche che hanno segnato la storia con le loro straordinarie conquiste. Marie Curie è senza dubbio una tra queste: prima donna a vincere un premio Nobel nel 1903 per la fisica e unica persona ad averne ricevuti due in discipline diverse . Altre pioniere come Ada Lovelace, considerata la prima programmatrice al mondo, e Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986, hanno aperto strade importanti in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini.

Tuttavia, nonostante questi illustri esempi storici e i continui sforzi per incoraggiare le giovani a intraprendere studi scientifici, i dati recenti dell’agenzia Ipsos mostrano un calo costante nelle iscrizioni femminili ai corsi universitari STEM negli ultimi dieci anni. Questo fenomeno solleva interrogativi su come affrontare il divario esistente tra i generi nelle discipline scientifiche. Secondo gli stessi giovani intervistati da Ipsos, diversi fattori contribuiscono a questo gap: pregiudizi di genere , mancanza di modelli femminili e orientamento scolastico poco efficace .

Un progetto innovativo per colmare il gap

In risposta a questa situazione critica nasce “Investing for future. Donne e STEAM: da gap a plus“, un’iniziativa promossa da MSD Italia in collaborazione con Sapienza Università di Roma. Questo progetto mira ad avvicinare le nuove generazioni alle discipline scientifiche attraverso una sinergia tra istituzioni accademiche e aziende private.

La rettrice Antonella Polimeni ha espresso entusiasmo riguardo al progetto: “Abbiamo accolto con piacere l’iniziativa di MSD Italia poiché si allinea perfettamente agli obiettivi della nostra università sul tema dell’uguaglianza di genere”. L’intento del programma è quello di superare gli stereotipi legati ai ruoli femminili nei settori STEM utilizzando strumenti educativi innovativi ed eventi coinvolgenti.

Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia, ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica come faro illuminante in tempi incerti: “La scienza non conosce confini nazionali ed è essenziale valorizzare tutte le voci”. Con questo spirito collaborativo si intende promuovere una maggiore partecipazione femminile nelle STEAM creando opportunità concrete per le nuove generazioni.

L’arte come linguaggio universale

Lorenzo Quinn ha spiegato che l’ispirazione alla base della sua opera deriva dalla musa greca Urania; simbolizza il potere della scienza capace di prosperare grazie alla diversità. Secondo l’artista “l’arte può abbattere i muri” ed aprire menti verso nuovi orizzonti culturali.

Questa fusione tra arte e scienza rappresenta quindi non solo un richiamo visivo ma anche un messaggio potente rivolto alle giovani generazioni affinché possano vedere nella carriera scientifica una possibilità concreta senza barriere legate al genere. La realizzazione dell’opera segna così un passo importante verso una società più inclusiva dove ogni individuo possa contribuire liberamente secondo le proprie capacità senza discriminazioni o limitazioni sociali.

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