Dopo oltre quindici anni di inattività, la Vela di Calatrava, situata nel quadrante est di Roma, ha finalmente riaperto le sue porte. Questo complesso sportivo, concepito per ospitare i mondiali di nuoto del 2009 ma mai completato, ha subito una significativa riqualificazione che lo rende pronto ad accogliere eventi pubblici. La cerimonia ufficiale si è tenuta recentemente e segna un’importante tappa nella storia della struttura.
Un progetto rimasto incompiuto per troppo tempo
La Vela è stata progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava come parte della Città dello Sport a Tor Vergata. L’intento originale era quello di creare un centro d’eccellenza per il nuoto e altri sport acquatici in vista dei campionati del mondo del 2009. Tuttavia, il cantiere è stato abbandonato poco dopo l’inizio dei lavori a causa di problemi finanziari e gestionali che hanno afflitto il progetto per più di un decennio.
Oggi la situazione sembra essere cambiata grazie all’intervento dell’Agenzia del Demanio che ha preso in mano il progetto nel 2021. Il complesso ora comprende uno stadio dedicato al nuoto coperto da una caratteristica vela in acciaio a forma di “pinna di squalo”, sebbene non sia ancora agibile. Accanto ad esso si trova un secondo stadio completato, destinato a ospitare eventi sportivi come basket e pallavolo, ma anche concerti ed altre manifestazioni dal vivo.
Leggi anche:
Cerimonia d’apertura con autorità locali
La cerimonia d’inaugurazione ha visto la partecipazione delle massime autorità locali e nazionali. Tra i presenti c’erano Roberto Gualtieri, sindaco della Capitale e Commissario al Giubileo 2025; Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Alessandra Dal Verme direttrice dell’Agenzia del Demanio; Lamberto Giannini prefetto; Fabio Rampelli vicepresidente della Camera; Alfredo Mantovano sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Maurizio Leo viceministro dell’Economia.
Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Gualtieri, si è svolto uno spettacolo luminoso all’interno dello stadio che ricorda la forma toracica delle balene. I visitatori hanno potuto esplorare gli spazi ristrutturati mentre l’evento culminava con uno spettacolo visivo proiettato sulla vela sulle note de “Così parlò Zarathustra” composto da Richard Strauss.
Futuro promettente per lo stadio
Il nuovo complesso offre una capienza impressionante: ottomila posti a sedere e quindicimila in piedi nello stadio scoperto sono solo alcune delle caratteristiche che rendono questa struttura unica nel suo genere nella capitale italiana. Durante la cerimonia, Gualtieri ha sottolineato quanto fosse importante non solo completare l’opera ma anche trasformarla in un punto nevralgico per attività culturali, sportive ed eventi sociali.
Il sindaco ha ricordato le voci critiche sul possibile abbattimento della struttura negli anni passati dovute alla sua lunga inattività: “C’era chi pensava fosse impossibile riqualificare questo luogo – ha dichiarato – ma oggi dimostriamo esattamente il contrario.” Con questa nuova vita data alla Vela si apre quindi una fase nuova non solo per lo sport romano, ma anche come opportunità economica attraverso futuri investimenti nell’area circostante.
L’inaugurazione segna dunque l’inizio non solo dell’utilizzo immediato durante il Giubileo dei Giovani previsto tra fine luglio ed agosto prossimo, ma rappresenta anche una speranza concreta per riportare vitalità ad un’area finora trascurata dalla città eterna.