Licia Troisi, astrofisica e autrice di bestseller, sarà tra gli ospiti dell’evento For Women in Science 2025, promosso da L’Oréal Unesco. Durante l’incontro, ha condiviso la sua esperienza unica nel coniugare scienza e narrativa. La sua storia è un esempio di come la creatività possa permeare anche il mondo scientifico.
La passione per la scienza e la scrittura
Fin da piccola, Licia Troisi ha nutrito sogni ambiziosi: diventare sia una scienziata che una scrittrice. Sin dai sei anni si dedicava alla scrittura di storie, ma non aveva mai considerato seriamente l’idea di intraprendere una carriera nella letteratura. Solo successivamente ha compreso quanto fosse forte il suo legame con entrambe le discipline.
Il suo primo libro, “Le Cronache del Mondo Emerso”, è stato scritto quasi per caso durante i suoi studi universitari. Questa opera ha riscosso un successo inaspettato tra i lettori ed è stata pubblicata grazie all’interesse mostrato da un editore. Per Licia quel momento rappresentò una sorta di riscatto personale: «Non pensavo potesse diventare un lavoro», ha dichiarato durante l’evento a Milano previsto per il 16 giugno.
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Il percorso verso il successo
La vera svolta nella carriera di Troisi si verifica nel 2004 al Salone del Libro di Torino quando vede il suo libro pubblicizzato su Repubblica. Questo evento le fa capire che potrebbe davvero trasformare la sua passione in professione. Da quel momento in poi non si è più fermata; tuttavia, nonostante il successo ottenuto come autrice, non ha mai dimenticato le sue radici scientifiche.
Nel 2014 decide di lasciare definitivamente il mondo della ricerca dopo aver trascorso anni a bilanciare astrofisica e narrativa. «Fare due lavori era diventato impossibile», spiega Troisi ricordando le sfide affrontate nel mantenere attive entrambe le carriere insieme alla vita privata. Anche se oggi si dedica principalmente alla scrittura e alla divulgazione scientifica, mantiene vivo un legame profondo con la scienza.
Creatività nella scienza
Troisi sottolinea come creatività e immaginazione siano elementi essenziali anche nel campo della ricerca scientifica: «C’è tantissima creatività nella scienza». Progettare esperimenti o costruire strumenti come telescopi richiede capacità creative simili a quelle necessarie per raccontare storie avvincenti.
Secondo lei, sia nella narrativa che nella scienza esiste bisogno del “pensiero laterale”, ovvero quella capacità di vedere problemi sotto angolazioni diverse per trovare soluzioni innovative o narrazioni coinvolgenti. Questo approccio creativo permette agli studiosi di affrontare questioni complesse con nuove prospettive.
Consigli alle giovani aspiranti ricercatrici
Oggi Licia Troisi è anche una figura influente nel campo della divulgazione scientifica ed offre consigli pratici alle ragazze interessate a intraprendere carriere nelle STEM . Riconosce che ci sono ancora stereotipi persistenti riguardo alcune discipline considerate “maschili”, ma incoraggia tutte a seguire le proprie passioni senza farsi condizionare dalle aspettative sociali.
Troisi evidenzia l’importanza dell’ascolto attivo nelle comunicazioni tra esperti scientifici e pubblico generale; questo aspetto può rivelarsi cruciale tanto quanto avere competenze tecniche specifiche nell’ambito delle STEM stessa.
Futuro letterario tra fantascienza e giallo
Il percorso artistico della scrittrice continua ad evolversi: entro luglio uscirà il terzo volume della saga fantasy “Le Guerre del Multiverso”, mentre ad ottobre verrà pubblicato un nuovo giallo ambientato nell’ambito della ricerca scientifica – segno tangibile dell’incontro fra narrazione fantastica ed esplorazioni realistiche dei temi contemporanei legati alla scienza.
In occasione dell’edizione 2025 del programma For Women in Science organizzato da L’Oréal Italia insieme all’UNESCO, Licia Troisi sarà presente come ospite speciale per premiare sei ricercatrici impegnate nelle STEM; questo evento mira a valorizzare l’importanza della comunicazione emotiva attraverso linguaggi narrativi all’interno delle discipline scientifiche – proprio ciò che caratterizza lo stile unico dell’autrice-scienziata.