L’Unione Europea sta approfondendo la questione del nuovo modello di business di Meta, che offre agli utenti la possibilità di scegliere tra un abbonamento per accedere a versioni senza pubblicità delle sue piattaforme, come Facebook e Instagram, oppure accettare il tracciamento per visualizzare annunci personalizzati. Questa indagine è stata avviata in risposta alle normative del Digital Markets Act , che richiedono il consenso esplicito degli utenti per tale tipo di tracciamento.
Scadenza e conformità al dma
Il termine entro il quale Meta doveva adeguarsi alle direttive della Commissione Europea riguardo al DMA è scaduto recentemente. Nonostante ciò, Thomas Regnier, portavoce della Commissione, non ha confermato se le modifiche apportate da Meta nel suo modello pubblicitario siano sufficienti a rispettare le decisioni prese ad aprile scorso. In quella occasione, l’azienda aveva ricevuto una prima sanzione legata alla non conformità con le norme europee.
Regnier ha sottolineato che la Commissione sta attualmente valutando i prossimi passi da intraprendere nei confronti dell’azienda americana. Se Meta dovesse continuare a non rispettare le disposizioni stabilite dal DMA, potrebbe affrontare multe giornaliere a partire dal 27 giugno prossimo. La situazione si fa quindi critica per l’azienda californiana che deve dimostrare un impegno concreto nella modifica delle proprie pratiche commerciali.
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Recentemente, Meta ha comunicato attraverso Euractiv di aver implementato cambiamenti nelle modalità con cui gli utenti vengono informati sulle opzioni disponibili riguardo all’accesso alle sue app. Tuttavia, i dettagli specifici su queste modifiche rimangono vaghi e poco chiari.
L’autorità tedesca sulla privacy e l’intelligenza artificiale
Parallelamente all’indagine sul modello pubblicitario di Meta, un’altra notizia riguarda l’autorità tedesca per la protezione dei dati personali ad Amburgo. Questa autorità ha deciso di archiviare un procedimento volto a fermare l’utilizzo dei dati personali degli utenti da parte dell’azienda americana per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale.
Questa decisione segna una svolta significativa nel dibattito sull’utilizzo dei dati personali da parte delle grandi aziende tecnologiche e sul bilanciamento tra innovazione tecnologica e rispetto della privacy degli individui. A partire da martedì prossimo, quindi il colosso tech potrà continuare ad utilizzare questi dati senza restrizioni imposte dall’autorità tedesca.
Modello “paga o vedi meno annunci”
L’indagine dell’ue su Meta è iniziata nel marzo 2024 ed è stata accelerata dopo che in novembre dello stesso anno l’azienda ha introdotto una nuova opzione ai propri utenti: pagare una quota mensile per accedere a versioni senza pubblicità delle sue applicazioni oppure utilizzare gratuitamente una versione supportata dalla pubblicità con minori raccolte sui dati personali.
In questo contesto si inserisce anche la riduzione del costo dell’abbonamento mensile alle versioni senza pubblicità: ora fissato a 7,99 euro ciascuno al mese dopo essere stato abbattuto del 40%. Queste misure sono state adottate in risposta alle critiche ricevute dalla Commissione Europea riguardo alla precedente offerta ritenuta troppo onerosa e non conforme al DMA.
Ad aprile scorso era emerso chiaramente che il primo modello proposto da Meta fosse considerato inadeguato dalle autorità europee; pertanto erano necessarie modifiche significative affinché fosse possibile garantire agli utenti scelte più accessibili ed eticamente corrette nell’ambito della loro esperienza online.
Un portavoce dell’azienda ha recentemente accusato la Commissione Europea di cambiare continuamente i criteri richiesti per raggiungere la conformità normativa; secondo quanto affermano rappresentanti ufficiali della compagnia californiana sembra ci sia un trattamento discriminatorio nei confronti del loro modello commerciale rispetto ad altre aziende operanti nello stesso settore europeo.