Meta inizia a utilizzare i dati degli utenti per addestrare la sua intelligenza artificiale

Meta inizia a utilizzare i contenuti degli utenti per addestrare la propria intelligenza artificiale, suscitando preoccupazioni sulla privacy e dando agli utenti la possibilità di opporsi entro oggi.
Meta inizia a utilizzare i dati degli utenti per addestrare la sua intelligenza artificiale - Socialmedialife.it

A partire da questa settimana, Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, avvia un nuovo processo che prevede l’uso dei contenuti pubblicati dagli utenti sulle sue piattaforme per addestrare la propria intelligenza artificiale, nota come Meta Ai. Gli utenti hanno tempo fino alla fine della giornata odierna per opporsi all’utilizzo dei propri dati. Questa notizia ha suscitato preoccupazioni riguardo alla privacy e all’uso delle informazioni personali.

Notifiche agli utenti e scadenze

Gli iscritti ai servizi di Meta in Europa hanno ricevuto notifiche sia attraverso le app che via email. Queste comunicazioni informano gli utenti su come i loro dati verranno utilizzati per migliorare l’intelligenza artificiale dell’azienda. Le notifiche contengono anche un link a un modulo che permette agli utenti di esprimere il proprio dissenso riguardo all’impiego dei loro dati.

Meta aveva previsto un periodo transitorio prima di iniziare a raccogliere i dati degli utenti europei. Questo intervallo temporale era necessario affinché tutti gli interessati fossero adeguatamente informati sulle modifiche relative al trattamento dei dati personali. Con l’avvicinarsi della scadenza odierna, chi non si opporrà formalmente darà implicitamente il consenso all’utilizzo non solo dei propri futuri contenuti ma anche di quelli già pubblicati in passato.

Esclusioni e diritti degli utenti minorenni

È importante notare che gli utenti minorenni sono esclusi dal trattamento dei loro dati da parte di Meta. Tuttavia, c’è una possibilità che questi giovani possano apparire nei contenuti condivisi da adulti tramite post o foto in cui vengono taggati. Anche in questo caso è possibile presentare opposizione al trattamento delle informazioni.

La questione dell’utilizzo delle immagini e dei contenuti relativi ai minorenni ha sollevato interrogativi significativi tra le autorità competenti. Infatti, il Garante italiano della privacy sta collaborando con altre autorità europee per verificare se l’approccio adottato da Meta rispetti le normative vigenti sulla protezione dei dati personali.

Verifiche delle autorità competenti

Le autorità stanno conducendo un’analisi approfondita del comportamento di Meta con particolare attenzione a tre aspetti fondamentali:

  1. La legalità dell’uso dei dati personali per addestrare l’intelligenza artificiale.
  2. L’efficacia del diritto di opposizione offerto agli utenti.
  3. La compatibilità dell’impiego delle informazioni raccolte con lo scopo originale per cui erano state inizialmente ottenute.

In aggiunta alle indagini sul trattamento generale dei dati, sono stati richiesti chiarimenti specifici riguardo all’eventuale uso improprio delle immagini relative ai minorenni pubblicate da adulti sui social network gestiti dalla compagnia americana.

Questa situazione evidenzia una crescente attenzione verso la protezione della privacy online e solleva interrogativi sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della normativa sulla tutela personale nel contesto digitale attuale.