Meta, l’azienda fondata da Mark Zuckerberg, sta intraprendendo un percorso ambizioso per diventare leader nel campo dell’intelligenza artificiale. Con piani aggressivi e investimenti significativi, l’azienda mira a sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale generale che possano superare le attuali limitazioni dei modelli esistenti. Questo articolo esplora le recenti mosse strategiche di Meta e il contesto competitivo in cui si inseriscono.
La nuova corsa all’intelligenza artificiale
Dopo il deludente esito della sua iniziativa sugli NFT, Meta ha deciso di concentrarsi su un obiettivo più ambizioso: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generale . Questa forma teorica di intelligenza artificiale è progettata per apprendere e agire in modo simile agli esseri umani, differente dai modelli attuali che sono specializzati in compiti specifici. Modelli come GPT-4 o Claude 3 hanno dimostrato notevoli capacità, ma l’AGI promette una versatilità senza precedenti.
Meta è attualmente l’unica grande azienda statunitense a offrire un modello open source nell’ambito dell’IA. Tuttavia, la società è consapevole che il suo modello LLaMA non riesce ancora a competere con i leader del settore. Per colmare questo divario e affermarsi nella corsa verso l’AGI, Meta sta puntando sul nuovo modello LLaMA 4 Behemoth. Questo progetto rappresenta una pietra miliare nell’ecosistema Meta AI ed è concepito per integrarsi con i servizi di messaggistica della compagnia e applicazioni legate alla realtà aumentata.
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Investimenti strategici per la leadership nel settore
Oltre allo sviluppo del nuovo modello LLaMA 4 Behemoth, la strategia complessiva di Meta si distingue per la sua audacia. Secondo fonti interne all’azienda, è stata creata una divisione dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale superintelligente , capace potenzialmente di superare le capacità cognitive umane – un concetto fino ad ora relegato alla fantascienza.
Per sostenere questa iniziativa ambiziosa, Meta ha recentemente acquisito una partecipazione del 49% in Scale AI per circa 14 miliardi di dollari. Questa mossa non solo consente all’azienda di evitare complicazioni normative mantenendo il controllo sotto la soglia del 50%, ma offre anche opportunità significative grazie al coinvolgimento diretto del fondatore Alexandr Wang nella direzione della divisione ASI.
In aggiunta a queste acquisizioni strategiche, ci sono notizie riguardanti offerte da parte di Meta fino a 100 milioni di dollari destinate ad ingegneri provenienti da OpenAI. Le trattative coinvolgono figure chiave come Nat Friedman ed ex CEO GitHub Daniel Gross; inoltre si vocifera che ci siano stati tentativi iniziali d’acquisto della piattaforma Perplexity – oggetto d’interesse anche da parte di Apple – secondo quanto riportato da Bloomberg.
Un panorama competitivo in evoluzione
Il mercato dell’intelligenza artificiale sta vivendo un periodo dinamico dopo eventi significativi come il terremoto causato dal lancio delle tecnologie DeepSeek nei primi mesi del 2025. In questo contesto altamente competitivo emerge chiaramente come i principali attori stiano cercando nuove strade per affermarsi nel settore IA.
Meta ha registrato finora performance positive dall’inizio dell’anno con un incremento significativo rispetto ai suoi concorrenti diretti nel gruppo dei “magnifici sette”. La ripresa delle attività nell’ambito IA segna quindi una fase cruciale non solo per Zuckerberg ma anche per gli sviluppatori tecnologici globalmente riconosciuti che stanno cercando soluzioni innovative alle sfide emergenti.
Con queste manovre aggressive sul fronte degli investimenti e dello sviluppo tecnologico avanzato nell’ambito IA generale o superintelligente, Mark Zuckerberg sembra determinato a riscrivere le regole del gioco nel panorama tecnologico contemporaneo.