Meta respinge la proposta di investimento in Bitcoin: gli azionisti si oppongono nettamente

Meta ha respinto una proposta di investimento in Bitcoin durante l’assemblea degli azionisti, evidenziando la preferenza per strategie finanziarie conservative e il rifiuto del rischio associato alle criptovalute.
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Meta, l’azienda tecnologica fondata da Mark Zuckerberg, ha recentemente bocciato una proposta per convertire parte delle sue ingenti riserve finanziarie in Bitcoin. Durante l’assemblea degli azionisti, è emersa una netta opposizione all’idea di investire in criptovalute, evidenziando le preferenze conservative degli investitori.

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La proposta di investimento e il voto degli azionisti

Durante l’ultima assemblea annuale, gli azionisti di Meta hanno votato su un’iniziativa che prevedeva la conversione di una porzione dei 72 miliardi di dollari detenuti dall’azienda in contante e equivalenti. L’idea era quella di diversificare le riserve attraverso un investimento nel Bitcoin. Tuttavia, solo 3,92 milioni di voti sono stati espressi a favore della proposta, corrispondenti a un misero 0,08% del totale. Al contrario, quasi 5 miliardi di voti sono stati espressi contro l’iniziativa.

Questa netta opposizione riflette non solo la riluttanza degli investitori ad abbracciare il rischio associato alle criptovalute ma anche una preferenza per strategie più tradizionali nella gestione delle finanze aziendali. Il voto ha dimostrato chiaramente che gli azionisti non sono pronti a scommettere su asset volatili come il Bitcoin.

Chi ha proposto l’iniziativa?

L’idea dell’investimento in Bitcoin è stata avanzata da Ethan Peck, noto sostenitore della criptovaluta e attuale direttore per il Bitcoin presso Strive Asset Management. Peck aveva presentato questa misura nel mese di gennaio con l’intento che Meta dovesse diversificare le proprie riserve finanziarie come risposta all’incertezza economica globale e alle fluttuazioni monetarie.

Peck ha descritto il Bitcoin come una “riserva strategica”, capace potenzialmente di proteggere le aziende dall’inflazione e dalle oscillazioni del valore del dollaro statunitense. Nonostante queste argomentazioni convincenti dal punto di vista teorico per alcuni sostenitori delle criptovalute, la proposta non ha trovato supporto tra gli investitori Meta.

Inoltre, Peck non si è limitato a proporre questa iniziativa solo per Meta; simili richieste sono state fatte anche agli azionisti delle grandi aziende tecnologiche come Microsoft e Amazon attraverso il National Center for Public Policy Research . Anche qui i risultati sono stati sfavorevoli: Microsoft ha già bocciato la misura mentre Amazon deve ancora esprimere ufficialmente la sua posizione.

La posizione attuale della società sulle criptovalute

Nonostante il rifiuto dell’investimento diretto nel Bitcoin da parte degli azionisti durante quest’assemblea annuale, Meta mantiene comunque un interesse verso le tecnologie legate alla blockchain e alle criptovalute. Nel 2019 era stato annunciato Libra – poi rinominata Diem – un progetto ambizioso volto alla creazione di una stablecoin globale supportata da diverse valute fiat; tuttavia questo progetto è stato abbandonato nel 2022 dopo aver affrontato notevoli pressioni normative.

Recentemente ci sono state voci secondo cui Meta stia esplorando soluzioni legate all’utilizzo delle stablecoin per facilitare i pagamenti sulle sue piattaforme social come Facebook ed Instagram. Questa apertura verso nuove tecnologie suggerisce che sebbene non ci sia spazio al momento per investimenti diretti in Bitcoin nei bilanci aziendali, c’è comunque curiosità nell’esplorare altre opportunità legate al mondo crypto.

Impatto sul mercato dopo la decisione

La decisione negativa riguardo alla proposta d’investimento sembra non aver influito negativamente sul valore delle azioni dell’azienda. Infatti, nella giornata successiva all’assemblea, i titoli hanno registrato un incremento del 3,5% raggiungendo quota 670,09 dollari ciascuno. Questo dato suggerisce che gli investitori continuano ad avere fiducia nella strategia complessiva dell’azienda malgrado lo scetticismo nei confronti del Bitcoin.

Il verdetto espresso dagli azionisti mette in luce un approccio prudente nei confronti dei nuovi asset digitali. Sebbene molte aziende abbiano cominciato ad adottare forme alternative d’investimento come quella rappresentata dal Bitcoin o altre cripto-attività, gruppi consolidati preferiscono mantenere stabilità piuttosto che rischiare con innovazioni potenzialmente instabili.

Con oltre settantaduemila milioni disponibili nelle proprie casse aziendali, Meta possiede certamente ampie possibilità d’esplorazione futura; tuttavia al momento prevalgono scelte conservative rispetto ai trend emergenti nel settore crypto.

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