L’estate milanese inizia con un evento che promette di catturare l’attenzione degli appassionati di automobili e non solo. Al secondo piano del Museo della Scienza e della Tecnica, è stata inaugurata l’esposizione “Fatte su misura“, un viaggio attraverso la storia dell’automobile italiana. Curata da Marco Iezzi, questa mostra offre ai visitatori la possibilità di ammirare quattro vetture storiche che raccontano il legame tra design, innovazione tecnologica e cultura automobilistica.
Un viaggio nel tempo con le auto d’epoca
L’esposizione presenta quattro modelli iconici che hanno segnato la storia dell’automobile in Italia. La Bianchi 8HP del 1903, originariamente derivata da una carrozza grazie all’inventiva di Edoardo Bianchi, rappresenta uno dei primi esempi di automobile prodotta in serie. Accanto a essa si trova l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato del 1932, una vettura che ha fatto parlare di sé per il suo design elegante e per essere stata commissionata da Leandro Arpinati, figura controversa dell’epoca fascista.
La Bisiluro DaMolNar del 1955 è un altro pezzo forte dell’esposizione; purtroppo nota per il suo destino sfortunato alle 24 Ore di Le Mans dopo sole due ore di gara. Infine, l’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring del 1938 completa il quartetto ed è considerata uno dei vertici della produzione gran turismo prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale.
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Queste vetture non sono solo mezzi meccanici ma veri e propri simboli culturali; ognuna racconta una storia unica legata al contesto storico in cui è stata realizzata. L’allestimento consente ai visitatori di osservare i dettagli delle auto da tre lati diversi grazie a specchi strategicamente posizionati nella boiserie circostante.
Un’opportunità educativa sulla legalità
Un aspetto interessante dell’esposizione riguarda la provenienza della Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring: questo esemplare ha partecipato a eventi internazionali come il Pebble Beach Concours d’Elegance ed è stato recentemente sequestrato dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza nell’ambito delle indagini su reati tributari. Questo fatto sottolinea come anche nel mondo delle automobili ci siano questioni legate alla legalità e alla giustizia sociale.
Il direttore generale Fiorenzo Galli ha evidenziato come questa esposizione non sia solo un omaggio alla bellezza delle auto ma anche un’opportunità per educare i visitatori sui temi legati alla legalità. Restituire al pubblico beni sequestrati significa estendere la missione educativa del museo oltre i confini tradizionali, affrontando tematiche attuali attraverso oggetti dal grande valore storico.
L’importanza culturale delle automobili
Il neo presidente del Museo Giampio Bracchi ha espresso entusiasmo per questo progetto espositivo definendolo una fusione tra innovazione tecnologica e patrimonio culturale italiano. Le automobili presentate sono esempi tangibili dello stile italiano nel mondo; ogni modello porta con sé storie affascinanti riguardanti i committenti originali – spesso uomini d’affari o aristocratici – che hanno contribuito a plasmare non solo le loro caratteristiche tecniche ma anche estetiche.
Inoltre, Bracchi ha sottolineato come queste macchine siano state protagoniste nelle corse epiche degli anni passati; esse evocano immagini romantiche dei viaggi lungo strade panoramiche italiane dove velocità ed eleganza si incontravano senza ingorghi né traffico moderno.
La mostra “Fatte su misura” rappresenta quindi molto più che semplicemente un’esibizione statica: offre uno spaccato vivo sulla cultura automobilistica italiana attraverso gli anni ed invita tutti a riflettere sul significato più profondo dietro queste opere d’arte meccaniche.