Nasce il primo Healing Music Festival in Piemonte: tre giorni di musica e natura

Dal 22 al 24 agosto 2025, il primo Healing Music Festival in Piemonte unisce musica a 432 Hz, natura e benessere, promuovendo la cura e la trasformazione personale attraverso esperienze sonore condivise.
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In Piemonte, tra i boschi del Biellese, si svolgerà dal 22 al 24 agosto 2025 il primo Healing Music Festival, un evento unico che promette di unire musica, natura e benessere. Ideato da Emiliano Toso, biologo molecolare e musicista autodidatta, il festival offrirà concerti caratterizzati da vibrazioni accordate a 432 Hz. L’iniziativa nasce dall’idea di creare uno spazio dove la musica possa diventare strumento di cura e trasformazione personale.

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La genesi dell’Healing Music Festival

L’Healing Music Festival ha radici profonde nella passione per la musica e l’amore per la natura. Emiliano Toso racconta come l’idea sia emersa durante una passeggiata con due amici all’Oasi Zegna: “Eravamo in cammino nel bosco… da lì è nata un’idea un po’ folle.” Questo festival rappresenta non solo una manifestazione musicale ma anche un incontro tra arte, scienza e spiritualità.

Il festival si terrà presso il Santuario della Brughiera a Valdilana ed è organizzato in collaborazione con diverse associazioni locali. La scelta del luogo non è casuale; l’ambiente naturale circostante sarà parte integrante dell’esperienza sonora proposta ai partecipanti.

Toso sottolinea che questo progetto è stato alimentato più dall’anima che dalla razionalità: “Non avevamo una struttura. Ma avevamo una direzione.” Il festival mira a creare uno spazio inclusivo dove ogni partecipante possa sentirsi parte attiva di un cerchio sonoro condiviso.

La musica come terapia

Al centro dell’Healing Music Festival c’è la musica intesa come strumento terapeutico. Le composizioni suonate a 432 Hz sono state accolte positivamente in vari contesti clinici: ospedali, scuole e case di riposo richiedono sempre più spesso le melodie create da Toso per accompagnare i pazienti nei loro percorsi di cura.

Emiliano racconta delle esperienze vissute nei reparti ospedalieri: “Ci sono donne che portano con sé il mio disco in sala parto… In alcuni casi nascono vere sperimentazioni nei reparti.” Anche i bambini sembrano trarre beneficio dalla sua musica; neonati ascoltano le sue melodie fin dai primi giorni di vita sia a casa che negli ospedali.

La frequenza di 432 Hz viene considerata da molti più armonica rispetto allo standard moderno dei 440 Hz; secondo alcune teorie essa sarebbe in sintonia con le vibrazioni naturali della Terra e del corpo umano. Toso ha notato cambiamenti significativi anche nel mondo animale: cani e gatti si rilassano ascoltando le sue note durante i concerti.

Frequenze naturali: oltre la semplice accordatura

La scelta della frequenza a 432 Hz non è solo tecnica ma porta con sé significati profondi legati alla geometria sacra ed alle vibrazioni naturali. Emiliano chiarisce che questa accordatura non deve essere vista attraverso una lente mistica o complottista; piuttosto rappresenta una connessione profonda tra suono ed esseri viventi.

“Quando ho suonato per piante”, spiega Toso, “ho visto crescere radici più lunghe del 33%.” Questo dimostra come anche gli elementi costitutivi della sua musica – spartito ed intenzione – abbiano effetti tangibili sull’ambiente circostante.

Tosi cita Giuseppe Verdi riguardo all’importanza dei 432 Hz nella storia musicale italiana; egli stesso crede fermamente nell’importanza dell’intenzione dietro ogni nota suonata. Per lui la composizione musicale avviene attraverso ricezione piuttosto che creazione consapevole.

Un programma ricco d’emozioni al festival

Il programma dell’Healing Music Festival prevede tre giornate ricche d’esperienze sonore diversificate pensate per coinvolgere tutti i partecipanti senza distinzione fra palco e pubblico. Ogni giorno sarà dedicato ad esplorare diverse tematiche musicali legate alla terra, al cuore ed alla spiritualità attraverso artisti selezionati appositamente per l’occasione.

Il venerdì aprirà il festival con suoni legati alla terra tramite tamburi tribali mentre sabato mattina sarà dedicato ad atmosfere leggere grazie all’utilizzo degli handpan e chitarre acustiche. Sabato pomeriggio vedrà protagonisti pianoforte a 432 Hz insieme ad altri strumenti centranti mentre domenica all’alba ci saranno performance dedicate agli strumenti classici come arpa celtica o violino, creando così momenti magici nel contesto naturale circostante.

Un elemento distintivo sarà la presenza di giovani artisti emergenti inclusivi nel programma del festival; questo approccio mira ad incoraggiare nuove voci artistiche contribuendo così alla crescita culturale locale attraverso esperienze condivise nella comunità musicale biellese.

Con massimo duecento posti disponibili al giorno, gli organizzatori puntano ad offrire ai partecipanti un’esperienza immersiva unica capace d’unire persone provenienti da diverse realtà sociali sotto lo stesso cielo stellato delle Alpi Biellesi.