Da quest’anno, i lavoratori che possono accedere a specifici pre-pensionamenti hanno la possibilità di beneficiare di un nuovo bonus. Questa misura, introdotta dall’INPS, offre un incentivo ai dipendenti pubblici e privati che decidono di posticipare il loro pensionamento. In questo articolo esploreremo i dettagli del bonus e le modalità di accesso.
Chi può accedere al bonus?
Il bonus è destinato a coloro che soddisfano i requisiti per due tipi di pre-pensionamento: quota 103 e pensione anticipata ordinaria. Per ottenere il diritto alla quota 103, è necessario avere almeno 61 anni d’età e 42 anni di contributi versati. La pensione anticipata ordinaria richiede invece un minimo di 41 anni e 10 mesi per le donne o 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
A partire da novembre, inizierà la prima decorrenza del bonus per i dipendenti pubblici che rinunciano alla quota 103; mentre per i lavoratori privati l’inizio sarà fissato a settembre. Queste informazioni sono state chiarite dall’INPS nella circolare n.102/2025.
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Come funziona il bonus?
Il funzionamento del bonus prevede un incremento in busta paga pari al 9,19% della retribuzione mensile del lavoratore. Questo importo corrisponde ai contributi previdenziali non versati all’INPS dal momento in cui si decide di posticipare il pre-pensionamento. L’importo aggiuntivo sarà erogato fino al raggiungimento dell’età pensionabile standard, attualmente fissata a 67 anni.
L’incentivo è stato prorogato dalla Manovra finanziaria del governo ed è concepito non solo come supporto economico ma anche come incentivo affinché più persone restino attive nel mondo del lavoro più a lungo.
Tempistiche dell’erogazione
Per ricevere il bonus è fondamentale presentare la domanda prima della decorrenza della propria pensione anticipata flessibile o ordinaria; in caso contrario l’erogazione avverrà dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della richiesta.
Se si rinuncia alla pensione anticipata ordinaria, l’incentivo entrerà in vigore dopo tre mesi dalla richiesta effettuata presso l’INPS. Per coloro con una liquidazione da Cassa previdenziale o altre casse simili, ci saranno tempistiche diverse: tre mesi se il requisito viene maturato entro fine anno oppure quattro mesi se maturato entro dicembre dell’anno successivo.
Vantaggi fiscali
Un aspetto significativo introdotto dalla Manovra riguarda la tassazione sul bonus stesso: chi riceve questo incentivo non deve pagare né tasse né contributi sulla somma aggiunta in busta paga. Questo rappresenta un vantaggio considerevole rispetto alle precedenti versioni dell’incentivo al posticipo del pensionamento.
La possibilità offerta dal governo mira ad incoraggiare una maggiore partecipazione dei lavoratori senior nel mercato occupazionale italiano; ciò potrebbe contribuire anche ad alleviare alcune delle pressioni sul sistema previdenziale nazionale nei prossimi anni.
In sintesi, queste nuove disposizioni offrono opportunità concrete sia ai dipendenti pubblici sia a quelli privati interessati a rimanere attivi più a lungo nel proprio percorso professionale mentre beneficiano anche degli aspetti economici favorevoli legati al nuovo sistema incentivante.