Quattro persone sono state arrestate nelle Marche per scontare pene definitive legate a reati gravi, tra cui violenza sessuale, circonvenzione di incapace, rapina e lesioni. Le operazioni sono state condotte dalle forze dell’ordine in diverse località della provincia.
Arresto di un 66enne ad Ascoli Piceno
Un uomo di 66 anni originario di Ascoli Piceno è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Macerata. L’operazione è stata eseguita in seguito a un’ordinanza emessa dalla procura di Ascoli. L’uomo era già sottoposto a una misura alternativa alla detenzione: l’affidamento in prova ai servizi sociali. Tuttavia, la sua situazione è cambiata e la misura è stata sostituita con gli arresti domiciliari.
La condanna che dovrà scontare ammonta a tre anni e quattro mesi ed è relativa al reato di circonvenzione d’incapaci, commesso nel 2016 ad Acquaviva Picena. Questo tipo di reato coinvolge situazioni in cui una persona sfrutta la vulnerabilità altrui per ottenere vantaggi illeciti. La decisione del tribunale ha reso definitiva la pena inflitta all’uomo.
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Un giovane romano arrestato per rapina
A Corridonia, i carabinieri hanno tratto in arresto un giovane romano di soli 22 anni. Il ragazzo era stato condannato dal tribunale della capitale a una pena complessiva di un anno e undici mesi per i reati di rapina e lesioni personali aggravate. I fatti risalgono allo scorso gennaio quando il giovane ha commesso le sue azioni criminali nella città eterna.
Attualmente si trova nel carcere di Pesaro dove dovrà scontare la sua pena detentiva. La rapidità con cui le forze dell’ordine hanno agito dimostra l’impegno nella lotta contro i crimini giovanili che affliggono molte aree urbane italiane.
Condanna definitiva per violenza sessuale su minore
Un altro caso riguarda un uomo anziano, un 65enne residente nei pressi di Fermo, che è stato arrestato dai carabinieri a Potenza Picena dopo essere stato condannato alla pena complessiva di sei anni e dieci mesi per violenza sessuale ai danni della nipotina. Gli abusi si sarebbero verificati tra il 2015 e il 2020 ed ora la sentenza emessa dalla procura maceratese ha reso definitiva questa grave accusa.
L’arresto rappresenta non solo una risposta da parte delle autorità competenti ma anche un segnale forte contro ogni forma d’abuso su minori che continua purtroppo ad avvenire nel nostro paese.
Arresto del padre accusato di violenze sulla figlia
Infine, sempre nell’ambito dei casi legati alla violenza sessuale, i carabinieri hanno proceduto all’arresto anche di un uomo residente ad Urbisaglia: si tratta del padre accusato dei medesimi crimini nei confronti della propria figlia. L’ordine d’arresto proviene dalla procura generale presso la corte d’appello di Ancona ed impone al soggetto una pena pari a nove anni da scontare in carcere.
Le accuse riguardano episodi avvenuti dal 2015 al 2017; questo caso evidenzia ulteriormente come le istituzioni stiano cercando attivamente soluzioni efficaci contro tali atrocità familiari spesso silenziose ma devastanti nelle loro conseguenze sia sul piano legale sia sociale.