Un turista è stato vittima di una rapina lungo la ciclabile che collega Calalzo a Cortina. L’episodio ha visto coinvolti tre individui, uno dei quali è già stato rinviato a giudizio. Altre notizie riguardano incidenti stradali e maltrattamenti familiari, con processi in programma nei prossimi mesi.
Rapina ai danni di un turista a Cortina
Un episodio inquietante si è verificato lungo la ciclabile tra Calalzo e Cortina, dove un turista è stato aggredito da tre persone. La vittima ha riferito di essere stata minacciata con un coltello, costretta così a consegnare 25 euro ai suoi aggressori. Le indagini hanno portato all’identificazione del principale sospettato: Yurii Lezin, un uomo di 50 anni residente in Austria ma domiciliato a Pieve di Cadore. Il suo caso sarà esaminato dal tribunale il 24 settembre prossimo. Oltre al principale accusato, sono coinvolti anche due minori che potrebbero aver partecipato all’azione criminosa.
Questo evento ha sollevato preoccupazioni tra i residenti e i turisti della zona riguardo alla sicurezza nelle aree pubbliche e alle misure necessarie per prevenire simili episodi futuri.
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Incidente pedonale: dirigente comunale sotto processo
A Belluno si registra un altro caso significativo legato alla responsabilità civile dopo l’incidente occorso ad una madre mentre attraversava le strisce pedonali in via Segato. La donna ha subito una frattura al malleolo dopo essere inciampata in una buca presente sulla carreggiata. In seguito all’accaduto, il dirigente comunale Piergiorgio Tonon è stato chiamato a rispondere delle accuse di negligenza nella gestione della manutenzione stradale.
Il processo avrà luogo senza possibilità di conciliazione; la prima udienza è stata fissata per il 25 settembre prossimo. Inoltre, il Comune stesso sarà citato come responsabile civile nel procedimento legale avviatosi contro Tonon.
Questo incidente evidenzia l’importanza della manutenzione delle infrastrutture pubbliche e pone interrogativi sulla sicurezza dei pedoni nelle aree urbane.
Denuncia per porto illegale d’arma in tribunale
Un uomo proveniente da Pergine Valsugana si trova ora nei guai dopo essersi presentato presso il tribunale con un coltellino multifunzione nel proprio bagaglio personale. L’individuo, identificabile con le iniziali MF., è stato fermo dai controlli al metal detector ed è attualmente denunciato per porto illegale d’arma.
La sua difesa aveva richiesto il proscioglimento dalle accuse mosse contro di lui; tuttavia dovrà affrontare il processo previsto per il 7 ottobre prossimo. Questo episodio solleva interrogativi sulle misure adottate negli edifici pubblici per garantire la sicurezza degli utenti durante gli accessi ai procedimenti giudiziari.
Maltrattamenti familiari: marito accusato davanti alla figlia
Infine, emerge una situazione delicata che riguarda un padre bellunese accusato di maltrattamenti psicologici nei confronti della moglie davanti alla loro figlia minorenne. Dopo aver sporto denuncia seguente ad episodi presunti anche violenti fisicamente, la moglie ha deciso successivamente di ritirare l’accusa accettando però una separazione consensuale accompagnata dall’impegno del marito al mantenimento familiare.
Il processo seguirà rito abbreviato ed inizierà ufficialmente il 12 giugno dell’anno prossimo; questo caso mette nuovamente in luce le problematiche legate alle dinamiche familiari complesse e agli effetti che possono avere sui minori coinvolti nelle controversie domestiche.