Rapina a Montecarotto: un 17enne aggredito da un giovane sconosciuto

Un ragazzo di 17 anni aggredito e rapinato da un ventiquattrenne a Montecarotto; l’aggressore è stato denunciato e il caso è in fase di giudizio.
Rapina a Montecarotto: un 17enne aggredito da un giovane sconosciuto - Socialmedialife.it

Un episodio di violenza ha scosso la comunità di Montecarotto l’8 marzo 2023, quando un ragazzo di 17 anni è stato vittima di una rapina mentre dava un passaggio a uno sconosciuto. L’aggressore, un ventiquattrenne originario di Jesi, ha affrontato il minorenne con minacce e violenza. La Procura ha aperto un fascicolo per rapina e lesioni personali aggravate nei confronti dell’imputato, assistito dall’avvocato Michele Liuti.

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I fatti della serata

La serata inizia nella piazzetta del paese, dove il diciassettenne incontra il giovane più grande. Nonostante non si conoscessero, decide di concedergli un passaggio fino a Poggio San Marcello. Durante il tragitto, però, l’aggressore inizia a chiedere insistentemente di guidare la minicar. Il rifiuto del minorenne segna l’inizio della tragedia: giunti in una zona isolata, il ventiquattrenne ordina al ragazzo di fermarsi e lo costringe ad arrestare la corsa.

In quel momento critico scatta la rapina. Con toni minacciosi e aggressivi dice al minorenne: «Ferma la macchina» e gli strappa le chiavi dal quadro. Inizia così una serie di pugni e schiaffi che lasciano segni evidenti sul volto della vittima. Le parole dell’aggressore sono cariche d’odio: «Dammi i soldi sennò ti ammazzo». Spaventato dalla situazione critica in cui si trova, il diciassettenne riesce ad allungargli solo 20 euro.

La reazione del minorenne

Nel bel mezzo della concitazione dell’aggressione, il giovane riesce a prendere il cellulare dalla tasca dei pantaloni per chiedere aiuto. Tuttavia, l’imputato reagisce prontamente tappandogli la bocca e stringendogli le mani attorno al collo nel tentativo di strappargli via il telefono. Sotto minaccia continua delle botte ricevute e con paura per la propria vita, è costretto a guidare fino alla piazzetta di Poggio San Marcello.

Una volta arrivati nella nuova località, l’aggressore fa fermare la macchina per entrare in un bar ed acquistare birra e sigarette; anche il diciassettenne scende dall’auto nel tentativo disperato di riprendersi ciò che gli era stato sottratto con violenza.

L’arrivo degli amici

Fortunatamente alcuni amici del minorenne erano stati avvisati attraverso i messaggi inviati dal cellulare rubato prima che potesse essere completamente sottratto dall’aggressore stesso; questi amici accorrono rapidamente sul posto proprio mentre si sta consumando questa drammatica situazione.

Grazie all’intervento dei coetanei presenti sulla scena dell’accaduto ed alla loro prontezza nell’aiutare l’amico aggredito dal ventiquattrenne jesino, il ragazzo riesce finalmente a tornare sano e salvo verso casa sua dopo aver vissuto momenti terribili sotto le mani dell’aggressore.

Le conseguenze legali

Dopo essersi recato presso il pronto soccorso locale per ricevere cure mediche necessarie alle ferite subite durante l’attacco fisico ricevuto dal suo aggressore – dimesso con una prognosi stimata intorno agli otto giorni – viene accompagnato dai genitori dai carabinieri per formalizzare denuncia contro colui che lo aveva aggredito senza pietà.

Nell’udienza preliminare tenutasi davanti al giudice Francesca De Palma giovedì scorso, la difesa dell’imputato ha manifestato intenzione risarcitoria nei confronti della vittima proponendo cifra pari ai millecinquecento euro. Tuttavia, l’udienza è stata rinviata al prossimo dieci novembre dove ulteriori sviluppi potrebbero emergere riguardo questo caso inquietante.