Una rapina audace ha colpito la gioielleria Orofino, situata all’interno del centro commerciale Il Giulia di Trieste, domenica 15 giugno. Due uomini armati hanno messo a segno il colpo nel primo pomeriggio, utilizzando fumogeni per coprire la loro fuga. Le indagini sono attualmente in corso e la polizia sta raccogliendo testimonianze e prove per identificare i responsabili.
Il colpo audace nella gioielleria
L’episodio è avvenuto poco dopo le 13, quando due uomini mascherati sono entrati nella gioielleria Orofino. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla polizia, i rapinatori indossavano abbigliamento scuro e cappellini che coprivano il volto. In pochi istanti, hanno sfondato alcune vetrine espositive con un martello, afferrando una quantità imprecisata di gioielli prima di darsi alla fuga.
Per ostacolare eventuali inseguimenti e creare confusione tra i presenti nel centro commerciale, i banditi hanno acceso dei fumogeni. Questa manovra ha reso difficile l’identificazione dei fuggitivi da parte delle persone presenti e ha complicato ulteriormente l’intervento delle forze dell’ordine. All’interno della gioielleria si trovavano due commesse che ora stanno fornendo dichiarazioni agli investigatori.
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Nonostante il piano apparentemente ben orchestrato dai rapinatori, non si esclude che possano esserci stati altri complici coinvolti nell’operazione. La polizia sta valutando questa possibilità sulla base delle testimonianze raccolte sul posto.
Indagini in corso: analisi delle prove
Dopo pochi minuti dall’allerta ricevuta tramite chiamate al numero di emergenza 112, gli agenti della polizia di Stato sono giunti sul luogo della rapina per avviare un’indagine approfondita. Gli investigatori stanno effettuando rilievi tecnici e scientifici per cercare eventuali tracce lasciate dai malviventi durante l’azione criminale.
Un aspetto cruciale dell’indagine riguarda le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del centro commerciale Il Giulia. Gli agenti stanno visionando attentamente questi filmati sia all’interno che all’esterno della struttura per cercare dettagli su come i ladri siano arrivati sul posto e quali percorsi abbiano seguito durante la fuga.
Inoltre, gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze da parte dei clienti presenti al momento del furto; alcuni testimoni hanno riferito di aver notato un possibile accento ispanico nei discorsi dei rapinatori. Questo dettaglio potrebbe rivelarsi utile nell’identificazione degli autori del crimine.
La quantificazione precisa del bottino rubato non è ancora stata stabilita; tuttavia, gli esperti ritengono che possa trattarsi di una somma significativa data la natura preziosa degli oggetti trafugati dalla gioielleria Orofino.
Le autorità continuano a lavorare senza sosta per fare luce su questo episodio inquietante che ha scosso la comunità triestina.