Il Campidoglio ha deciso di concentrare la gestione della manutenzione stradale nella capitale, affidando l’incarico a Risorse per Roma. Questa scelta è stata ufficializzata con la nomina di Fabio Bellini, ex capostaff dell’assessore Maurizio Veloccia, alla presidenza della società in house. La decisione arriva dopo un report che evidenzia le difficoltà di spesa dei fondi destinati alla manutenzione delle strade da parte dei Municipi.
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La situazione attuale della manutenzione stradale
Un report commissionato dal dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ha rivelato che tra il 2021 e il 2024 sono stati stanziati 1,9 miliardi di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade romane. Tuttavia, solo circa un miliardo è stato effettivamente impegnato. I Municipi hanno mostrato performance deludenti: nel biennio 2023-2024 hanno speso in media solo il 12% dei fondi disponibili per la manutenzione ordinaria. Al contrario, il Dilp ha utilizzato quasi tutte le risorse disponibili nello stesso periodo.
Le cifre relative agli investimenti non sono migliori; nel 2024, infatti, il Dilp non è riuscito a spendere metà dei suoi fondi , sebbene ci sia stato un miglioramento rispetto al biennio precedente quando era stato utilizzato solo il 22% delle risorse disponibili. I Municipi hanno visto una certa ripresa: dal misero 2% del periodo precedente sono passati al 68% nel corso del 2024. Questo miglioramento è attribuito all’accentramento della gestione presso il Dilp in vista del Giubileo.
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L’effetto giubileo sulla capacità di spesa
La preparazione per l’Anno Santo ha avuto un impatto significativo sulla capacità di spesa degli interventi essenziali nei vari Municipi romani; questi ultimi si attestano attorno al 90-95%. I risultati migliori si registrano nei Municipi II, V e XIV dove i fondi sono stati completamente utilizzati . Al contrario, il Municipio X si distingue negativamente con solo il 69% delle risorse impegnate.
Secondo quanto riportato dallo studio condotto da Forvis Mazars, una centralizzazione nella gestione potrebbe portare a una maggiore efficienza operativa e ridurre i costi correnti fino al 5%. Questo approccio non solo rappresenta un vantaggio economico per l’amministrazione comunale – considerando che i danni causati dalla cattiva manutenzione stradale costituiscono una delle principali cause di sinistri con responsabilità civile – ma migliora anche la sicurezza sia per pedoni che automobilisti.
Nel triennio compreso tra il 2022 e il 2024 si osserva una significativa diminuzione degli incidenti legati alle buche nelle strade romane; questo dato appare direttamente correlato all’aumento della capacità di spesa dedicata alla manutenzione straordinaria.
La nuova organizzazione sotto Risorse per Roma
Con l’affidamento della gestione a Risorse per Roma – alternativa considerata rispetto ad altre società come Roma Metropolitane o Roma Mobilità – sarà possibile suddividere la città in quindici lotti corrispondenti ai diversi Municipi. Ogni lotto gestirà vari lavori sulle infrastrutture viarie locali; c’è anche possibilità futura che questa gestione includa attività come diserbo o altri interventi ambientali.
Il prossimo passo prevede una riunione con i sindacati programmata inizialmente oggi ma soggetta a possibili slittamenti temporali. Successivamente sarà necessario passare attraverso l’assemblea capitolina affinché vengano apportate modifiche allo statuto di Risorse per Roma prima dell’approvazione finale delle linee guida relative al nuovo contratto di servizio.
Questa riforma richiederà tempo poiché comporterà lo spostamento volontario di decine di dipendenti comunali verso Risorse per Roma; gli incentivi economici offerti potrebbero risultare attraenti data la differenza salariale rispetto ai dipendenti comunali tradizionali. Si discute anche sull’opzione che questi lavoratori possano tornare indietro entro due anni qualora dovessero decidere diversamente dalla nuova posizione lavorativa proposta.
Le dichiarazioni dell’assessora Segnalini
L’assessora Ornella Segnalini ha espresso forte sostegno all’accentramento gestionale sottolineando come questa scelta rappresenta non soltanto uno snellimento burocratico ma anche un modo efficace per superare le problematiche storiche legate alla frammentazione degli interventi sul territorio romano. Secondo Segnalini questo nuovo modello garantirà maggiore controllo pubblico diretto oltre ad aumentare qualità ed efficienza nell’esecuzione degli interventi necessari sulle infrastrutture cittadine.