Entro le 12 di mercoledì 4 giugno, il tribunale di Bologna riceverà le offerte per l’acquisto di Meta System, un’azienda attualmente controllata da investitori cinesi e specializzata in sistemi elettronici per il settore automobilistico. Il prezzo base d’asta è fissato a 12,9 milioni di euro e i potenziali acquirenti devono versare una cauzione di due milioni. La vendita avverrà il giorno successivo, sempre a mezzogiorno.
Dettagli sulla procedura d’asta
Il bando della procedura d’asta specifica che la vendita include la cessione delle immobilizzazioni tecniche, degli impianti e del magazzino dell’azienda. Tuttavia, non saranno trasferite le commesse attualmente in essere con clienti come Stellantis, Porsche e Volvo; eccezione fatta per una commessa non specificata nel documento ufficiale. Inoltre, restano escluse anche le partecipazioni nelle società controllate in Cina.
Fino ad ora, l’unico soggetto ad aver manifestato interesse concreto nell’acquisizione è il fondo tedesco Certina. Questo fondo ha recentemente avviato un dialogo con i sindacati riguardo al futuro dei quasi 600 dipendenti che lavorano negli stabilimenti situati a Reggio Emilia e nella provincia di Varese. Le trattative si concentrano non solo sull’acquisizione dell’azienda ma anche sulle condizioni lavorative dei dipendenti coinvolti.
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Situazione occupazionale dei dipendenti
In un contesto preoccupante per i lavoratori della Meta System, Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro italiano, ha confermato che gli ammortizzatori sociali scadranno alla fine del mese prossimo. Questa notizia arriva dopo un incontro sindacale tenutosi lo scorso 30 aprile in cui si era discusso un percorso verso un contratto di solidarietà anticipato dall’azienda stessa.
Durigon ha evidenziato l’impegno delle istituzioni nazionali e locali nel monitorare attentamente l’evoluzione della situazione aziendale durante questa fase critica. Ha ribadito che tutti gli sforzi sono orientati verso la continuità produttiva dell’azienda e la salvaguardia dei posti lavoro esistenti.
Dall’altra parte del tavolo politico si trova Aboubakar Soumahoro del gruppo Misto che ha sollecitato ulteriormente il Governo affinché prenda misure più incisive per garantire la continuità occupazionale durante questo periodo incerto. Soumahoro ha chiesto non solo monitoraggio ma anche azioni concrete da parte delle autorità competenti per sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi aziendale.
La situazione rimane quindi delicata mentre ci si prepara all’importante appuntamento dell’asta prevista nei prossimi giorni presso il tribunale bolognese.