Nella notte tra il 20 e il 21 giugno, la Costa Garganica è tornata a tremare con un nuovo sciame sismico. Quattro scosse sono state rilevate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel mare tra i comuni di Lesina e San Nicandro. Questo evento si colloca in un contesto già segnato da attività sismica, in particolare dal terremoto di magnitudo 4.7 avvenuto il 14 marzo scorso.
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Dettagli delle scosse registrate
La prima delle quattro scosse, la più intensa, è stata registrata alle ore 2:17 con una magnitudo di 2.4. L’epicentro si trova a coordinate geografiche precise e a una profondità di soli tre chilometri sotto il livello del mare. Questa scossa ha destato preoccupazione tra i residenti della zona, che ricordano bene l’intensità del terremoto primaverile.
Successivamente, alle ore 1:03 è stata rilevata un’altra scossa con magnitudo di 2.3; questa volta l’epicentro era situato a sei chilometri di profondità nel mare adriatico. Tre minuti dopo, l’INGV ha segnalato una terza vibrazione che ha raggiunto una magnitudo pari a due ed è stata localizzata a un chilometro sotto la superficie marina.
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Infine, alle ore 1:15 si è verificata un’ulteriore scossa della stessa intensità , ma questa volta con epicentro situato più in profondità rispetto alla precedente, precisamente sette chilometri sotto il livello del mare.
La situazione sismica nella Capitanata
Con queste ultime quattro registrazioni, sale così a sessantacinque il numero totale dei terremoti avvenuti nella provincia di Foggia dall’inizio dell’anno corrente. La sequenza sismica attuale non rappresenta un fenomeno isolato; infatti lo sciame al largo della Costa Garganica continua senza interruzioni dalla forte scossa del marzo scorso.
Il terremoto del quattordici marzo aveva colpito duramente la zona ed era stato percepito anche nei comuni limitrofi come Lesina e San Nicandro; da allora le segnalazioni continuano ad aumentare senza tregua per gli abitanti locali che vivono nell’incertezza legata alla stabilità geologica della loro terra.
Un esempio recente dell’attività continua sono le vibrazioni registrate lo scorso ventiquattro maggio nelle stesse acque adriatiche vicino a Torre Mileto; questo dimostra come l’area sia soggetta a frequenti movimenti tellurici che preoccupano non solo gli esperti ma anche i cittadini che temono per la propria sicurezza quotidiana.
La comunità scientifica monitora costantemente questi eventi per comprendere meglio le dinamiche sottostanti al fenomeno sismico in corso sulla Costa Garganica e fornire informazioni utili ai residenti riguardo eventuali misure preventive o comportamenti da adottare in caso di ulteriori eventi significativi.