Simulazione di emergenza in Gorizia: pronti a gestire un terremoto di magnitudo 5.8

Esercitazione transfrontaliera a Gorizia simula un’emergenza da terremoto, coinvolgendo oltre 300 volontari e professionisti per testare la risposta del sistema sanitario e dei soccorsi in situazioni critiche.
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Un’importante esercitazione si è svolta nell’area transfrontaliera goriziana, dove è stata simulata una situazione di emergenza a seguito di un terremoto di magnitudo 5.8. L’iniziativa ha coinvolto diverse organizzazioni e volontari, con l’obiettivo di testare la capacità del sistema sanitario e dei soccorsi in caso di calamità.

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Un pronto soccorso da campo all’avanguardia

All’interno del posto medico avanzato della Croce Rossa Italiana, i preparativi sono stati meticolosi. Questa struttura temporanea è progettata per trattare fino a 50 pazienti con codici gialli e rossi nell’arco delle 72 ore successive all’emergenza. Michele Asaro, responsabile dell’emergenza soccorsi della Croce Rossa, ha sottolineato l’importanza della presenza coordinata delle unità operative: “Siamo presenti in 50 unità tra servizi operativi del PMA, ambulanze e simulatori che rendono realistiche le condizioni d’emergenza.”

La simulazione ha visto il coinvolgimento attivo non solo dei membri della Croce Rossa ma anche dei volontari provenienti dalla Protezione Civile italiana e slovena. Questi ultimi hanno fornito supporto fondamentale nella gestione dell’emergenza simulata.

Collaborazione tra professionisti sanitari

Tra i primi operatori ad intervenire nella struttura da campo ci sono stati medici e infermieri dell’ospedale più vicino, quello di Gorizia. Massimo Fioretti, direttore del pronto soccorso dell’ospedale locale, ha evidenziato la sfida rappresentata dalla necessità di una stretta collaborazione tra i vari team per garantire un intervento efficace: “La grande sfida oggi è la collaborazione tra diversi gruppi affinché si crei una sinergia ottimale.”

Questa cooperazione multidisciplinare è cruciale per affrontare situazioni critiche come quelle simulate durante l’esercitazione.

Il progetto IN4SAFETY: obiettivi ambiziosi

L’esercitazione rientra nel progetto IN4SAFETY, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Interreg VI-A Italia–Slovenia. Questo programma mira a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici ed ottimizzare la gestione delle emergenze attraverso una sempre maggiore cooperazione transfrontaliera.

Maria Teresa Plet della Protezione Civile Fvg ha commentato il numero significativo dei partecipanti: “Sono presenti più di 300 volontari che insieme ai professionisti dell’emergenza cercano di fornire risposte rapide su vari fronti.” La sua osservazione mette in luce l’importanza della preparazione continua per affrontare eventualità future.

Il test condotto durante questa giornata serve non solo a verificare le procedure esistenti ma anche ad identificare aree migliorabili nel sistema d’emergenza locale. La possibilità che qualcosa possa andare storto rende queste esercitazioni fondamentali per perfezionare le operazioni nei momenti critici.

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