Negli ultimi trenta giorni, la costa garganica ha registrato una serie di eventi sismici che hanno destato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali. La diciassettesima scossa, con magnitudo superiore a 2.0, è stata rilevata nella notte tra il 12 e il 13 luglio. Questo sciame sismico si è riacutizzato dopo un terremoto significativo avvenuto il 14 marzo scorso, quando un movimento tellurico di magnitudo 4.7 ha colpito la zona marittima tra Lesina e San Nicandro Garganico.
Dettagli dell’ultimo sisma
L’ultima scossa registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si è verificata alle ore 00:54 del 13 luglio ed ha avuto una magnitudo di 2.3. L’epicentro è stato localizzato a circa undici chilometri da Lesina, quattordici da Poggio Imperiale e sedici da San Nicandro Garganico, con coordinate geografiche precise . La profondità del sisma è stata calcolata a quattro chilometri sotto il livello del mare.
Questa sequenza sismica non rappresenta solo una curiosità per gli esperti ma anche un fattore d’allerta per la popolazione locale che vive in prossimità delle aree costiere vulnerabili ai fenomeni naturali come i terremoti e potenziali tsunami.
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Sciame sismico dal giugno scorso
Il fenomeno dello sciame sismico sulla costa garganica ha preso avvio ufficialmente il dodici giugno scorso, segnando l’inizio di una fase particolarmente attiva dal punto di vista geologico nella regione della Capitanata. Da quel momento sono stati registrati numerosi eventi tellurici che hanno mantenuto alta l’attenzione degli esperti.
Oltre all’ultima scossa avvenuta nelle prime ore del mattino del tredicesimo giorno di luglio, sempre oggi alle ore undici e quarantuno minuti si è verificato un altro evento sismico con magnitudo inferiore ma comunque significativo per la comunità locale; questa seconda scossa ha avuto coordinate geografiche ed una profondità maggiore rispetto alla precedente, fissata a dieci chilometri.
Rischio sismico nella regione
Con questo ultimo aggiornamento sale così a settantaquattro il numero totale dei terremoti registrati nel territorio della Capitanata dall’inizio dell’anno corrente con intensità superiore alla soglia dei due gradi della scala Richter. Gli studi effettuati mettono in evidenza come i comuni costieri situati lungo il promontorio del Gargano siano esposti ad un duplice rischio legato sia ai terremoti sia agli tsunami.
Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione attraverso sistemi avanzati per garantire sicurezza ai cittadini ed evitare paniche ingiustificate mentre continuano le attività informative riguardo al comportamento da adottare in caso di emergenze legate al rischio naturale presente nella zona.