Spotify raggiunge 100 milioni di abbonati in Europa: obiettivo un miliardo nel mondo

Spotify supera i 100 milioni di abbonati paganti in Europa, puntando a un miliardo globale. La crescita sostiene l’industria musicale italiana, con royalty triplicate e maggiore visibilità per artisti emergenti.
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Spotify, la popolare piattaforma di streaming musicale, ha annunciato di aver superato i 100 milioni di abbonati paganti in Europa. Questo traguardo rappresenta una significativa crescita per l’azienda svedese, che punta ora a raggiungere un miliardo di utenti paganti a livello globale. Daniel Ek, co-fondatore della piattaforma, e Federica Tremolada, general manager per l’Europa, hanno condiviso dettagli sui risultati ottenuti e sulle strategie future.

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Crescita degli abbonamenti in Europa

Con un europeo su sei che utilizza Spotify nella sua versione premium , il numero totale degli abbonati nel continente è stato comunicato da Daniel Ek attraverso i social media. La cifra include anche le sottoscrizioni familiari e segna un importante passo avanti per la piattaforma fondata nel 2008. Il quartier generale di Spotify a Stoccolma è attualmente al centro dell’entusiasmo generato da questo risultato.

Ek ha ricordato come anni fa fosse considerata una follia puntare ai 100 milioni dopo aver festeggiato il primo milione. Oggi esprime fiducia nel potenziale della piattaforma per crescere ulteriormente fino a oltrepassare il miliardo di utenti paganti. Attualmente, Spotify conta circa 678 milioni di abbonati globali distribuiti in oltre 180 paesi.

Impatto sull’industria musicale italiana

Il rapporto annuale Loud&Clear evidenzia dati significativi riguardanti l’Italia: le royalty generate dagli artisti italiani su Spotify sono triplicate negli ultimi cinque anni e hanno raggiunto i 150 milioni di euro nel 2024 . A livello globale, la piattaforma ha distribuito all’industria musicale ben dieci miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale.

L’industria musicale sta vivendo una fase positiva grazie allo streaming; il fatturato annuo si attesta intorno ai 29,6 miliardi. Inoltre, sempre più artisti italiani riescono a generare royalty significative durante tutta la loro carriera: dal 2019 al 2024 si è registrato un raddoppio del numero degli artisti che guadagnano oltre soglie chiave come i diecimila o cinquantamila euro.

Modello economico e cultura locale

Federica Tremolada ha spiegato come sia stata possibile questa crescita sostenuta dal modello economico adottato da Spotify. La missione dell’azienda è quella di valorizzare la creatività umana attraverso un approccio “glocale”, supportando gli artisti locali mentre si diffonde musica in tutto il mondo.

La transizione dall’acquisto fisico alla fruizione digitale ha permesso non solo una maggiore accessibilità alla musica ma anche l’introduzione dei podcast e audiolibri sulla piattaforma. Questo approccio consente agli utenti europei non solo d’ascoltare musica ma anche contenuti diversificati che arricchiscono l’esperienza complessiva dell’abbonamento.

L’influenza del Festival di Sanremo

Un esempio emblematico dell’impatto culturale della musica italiana all’estero è rappresentato dal Festival di Sanremo. Durante l’edizione più recente del festival, la playlist dedicata è diventata la più ascoltata al mondo nella settimana dell’evento; questo successo ha portato alcuni artisti meno conosciuti ad entrare nelle classifiche globali.

Tremolada sottolinea come eventi simili possano fungere da volano per promuovere culture musicali nazionali all’estero e aumentare visibilità internazionale agli artisti emergenti italiani. Grazie a queste dinamiche positive tra cultura locale e diffusione globale della musica italiana su Spotify si crea valore sia per gli ascoltatori sia per gli stessi musicisti coinvolti nella scena contemporanea.

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