Tre giovani accusati di furti e rapine: il processo si svolgerà a Perugia

Tre giovani, un italiano e due algerini, sono stati citati a giudizio per furti, rapine e utilizzo indebito di carte di credito. L’udienza si terrà il 2 ottobre a Perugia.
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Tre persone, un italiano di 34 anni, una ragazza italiana di 30 e un algerino coetaneo, sono state citate a giudizio per una serie di reati che includono furti, rapine e utilizzo indebito di carte di credito. Gli imputati dovranno affrontare le accuse in un’udienza fissata per il 2 ottobre presso il Tribunale penale di Perugia.

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Accuse principali contro gli imputati

I tre giovani sono accusati principalmente di ricettazione. Secondo l’accusa, avrebbero ricevuto e occultato documenti rubati appartenenti a una giovane residente ad Umbertide. Questi documenti comprendono una patente di guida, un libretto delle Poste italiane e una carta d’identità. Il furto è stato commesso il 9 febbraio del 2025 da ignoti che hanno forzato un’autovettura.

In aggiunta alle accuse relative alla ricettazione, i tre devono rispondere anche dell’accusa di furto aggravato. L’episodio contestato è avvenuto il 28 marzo presso un autolavaggio situato a Collazzone. Qui i tre avrebbero tentato di forzare la cassa portamonete utilizzando arnesi da scasso; tuttavia non sono riusciti nel loro intento grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

La rapina al giovane: dettagli dell’incidente

Un altro episodio significativo riguarda la rapina ai danni di un ragazzo avvenuta quattro giorni prima del tentativo al collaudo dell’autolavaggio. Secondo quanto riportato dall’accusa, i tre si sarebbero introdotti nell’abitacolo della vettura della vittima con modalità violente: uno dei membri del gruppo avrebbe coperto la vista del ragazzo con una mano mentre gli altri lo colpivano ripetutamente allo stomaco per immobilizzarlo.

Approfittando della superiorità numerica e della situazione favorevole creata dalla violenza iniziale, gli imputati sarebbero riusciti a frugare nelle tasche della vittima e all’interno dell’auto stessa. Hanno sottratto vari oggetti tra cui un telefono cellulare, un tablet, documenti personali come chiavi ed assegni oltre a denaro contante.

Ulteriori sviluppi legali

La giovane donna coinvolta nella vicenda è accusata specificamente per aver ricevuto una carta debito rubata durante la rapina sopra menzionata. L’italiano deve rispondere anche all’accusa relativa al tentativo d’incasso non autorizzato su uno degli assegni sottratti alla vittima; in particolare si tratta dell’importo pari a 1.779 euro circa.

La Procura ha evidenziato recidive specifiche nei confronti dell’algerino mentre l’italiano ha ricevuto l’accusa semplice per precedenti penali correlabili ai reati contestatigli. Inizialmente citati davanti al giudice del Tribunale di Spoleto, ora la competenza territoriale è stata trasferita al Collegio del Tribunale penale in Perugia dove dovranno presentarsi prossimamente per affrontare le accuse formulate contro di loro.