Una donna di 88 anni residente ad Arrone è stata vittima di un tentativo di truffa telefonica che avrebbe potuto costarle caro. I truffatori, spacciandosi per carabinieri, hanno cercato di estorcere alla donna 3mila euro in contanti o gioielli, sostenendo che suo figlio fosse coinvolto in un grave incidente stradale. Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, i due malfattori sono stati arrestati prima che riuscissero a portare a termine il raggiro.
La chiamata ingannevole
L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata del lunedì 16 maggio 2025. L’anziana ha ricevuto una telefonata da un sedicente maresciallo dei carabinieri, il quale le ha comunicato che suo figlio era stato coinvolto in un incidente stradale con feriti gravi e si trovava in stato di fermo presso la caserma. La voce al telefono era convincente e l’anziana ha perso rapidamente la lucidità, preoccupata per le sorti del figlio. Il falso maresciallo ha richiesto immediatamente il pagamento di una somma consistente per garantire il rilascio del giovane.
La donna si è affrettata a raccogliere i soldi e i gioielli presenti in casa, ignara della trappola tesa dai malviventi. Fortunatamente, altre persone nella zona avevano ricevuto chiamate simili e una potenziale vittima aveva già avvisato le autorità competenti.
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L’intervento dei carabinieri
Grazie alle segnalazioni giunte dalla comunità locale, la centrale operativa dei carabinieri ha attivato diverse pattuglie nella zona per monitorare eventuali movimenti sospetti. Militari in borghese hanno notato un’utilitaria con due uomini a bordo dall’atteggiamento inquieto mentre cercavano indicazioni nei dintorni della casa dell’anziana.
Quando l’auto si è fermata davanti all’abitazione della donna e uno dei passeggeri è sceso per bussare alla porta, i militari hanno capito che stavano assistendo a un tentativo imminente di truffa. Nonostante l’anziana tardasse ad aprire la porta perché agitata dalla situazione familiare descritta al telefono, gli uomini delle forze dell’ordine non hanno perso tempo ed hanno bloccato l’automobile prima che i due potessero fuggire.
Arresto e conseguenze legali
I due uomini sono stati identificati come originari delle province di Caserta e Salerno; rispettivamente 39 e 56 anni ed entrambi con precedenti penali specifici legati a tentativi di frode simili. Dopo essere stati arrestati sul posto mentre attendevano il momento propizio per ritirare la busta preparata dall’anziana vittima del raggiro, sono stati trattenuti durante la notte nelle camere sicure della caserma locale.
Il giorno successivo si sono presentati davanti al giudice che ha disposto nei loro confronti l’obbligo di dimora nei comuni d’origine dopo averli rilasciati temporaneamente.
Rassicurazione alla vittima
Nel frattempo, altri membri delle forze dell’ordine erano intervenuti presso l’abitazione dell’anziana signora per rassicurarla riguardo alle condizioni reali del figlio: non solo non era coinvolto nell’incidente descritto dal falso maresciallo ma stava semplicemente lavorando tranquillamente altrove. Gli agenti hanno spiegato dettagliatamente alla donna come riconoscere situazioni simili nel futuro ed evitare ulteriori tentativi da parte dei malfattori.
Il comando provinciale dei carabinieri invita tutti i cittadini a diffidare sempre da richieste sospette riguardanti denaro o beni preziosi provenienti da presunti rappresentanti delle forze dell’ordine o avvocati sconosciuti; inoltre sottolineano come nessuna cauzione sia prevista nel caso reale d’incidenti stradali o attività criminale accertate.