Truffe telefoniche e digitali in Italia: come difendersi da falsi operatori INPS

Aumento delle truffe telefoniche e digitali in Italia, con anziani nel mirino. I malintenzionati si spacciano per operatori INPS per ottenere dati sensibili e denaro. Consigli per proteggersi.
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In Italia, un aumento preoccupante delle truffe telefoniche e digitali sta colpendo in particolare gli anziani. I malintenzionati si spacciano per operatori dell’INPS, cercando di ottenere dati sensibili e denaro. È essenziale conoscere le modalità di queste frodi per proteggersi adeguatamente.

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Come agiscono i truffatori

I truffatori utilizzano vari metodi per contattare le loro vittime, presentandosi come operatori dell’INPS tramite chiamate telefoniche, messaggi SMS o email. Spesso si avvalgono di pretesti ingannevoli, come la necessità di aggiornare informazioni personali o l’offerta di rimborsi economici. Questi stratagemmi sono progettati per indurre le persone a fornire dati sensibili.

Le comunicazioni fraudolente possono contenere link che rimandano a siti web falsificati ma dall’aspetto molto simile a quelli ufficiali dell’INPS. Qui vengono richieste informazioni delicate come dati bancari, documentazione d’identità e persino selfie per il riconoscimento facciale. Una volta ottenuti questi dettagli, i truffatori possono accedere ai conti correnti delle vittime o attivare identità digitali false attraverso SPID.

Questa tipologia di frode è particolarmente insidiosa perché sfrutta la fiducia degli utenti nei confronti delle istituzioni pubbliche e la scarsa familiarità con le tecnologie moderne da parte degli anziani. La mancanza di consapevolezza riguardo ai rischi informatici rende queste persone più vulnerabili agli attacchi.

Le tecniche più comuni

Le modalità operative dei truffatori sono varie e includono diverse tecniche:

  1. Smishing: consiste nell’invio di SMS che sembrano provenire dall’INPS; questi messaggi spesso contengono link a siti fraudolenti.

  2. Phishing: si tratta di email ingannevoli che richiedono l’aggiornamento dei dati personali o promettono rimborsi non dovuti.

  3. Spoofing: questa tecnica manipola il numero del chiamante affinché appaia come se fosse quello ufficiale dell’INPS.

  4. Falsificazione della voce: individui si spacciano per dipendenti INPS durante telefonate dirette alle vittime chiedendo informazioni personali.

  5. App false: alcuni malintenzionati distribuiscono applicazioni mobili contraffatte; una volta installate sui dispositivi degli utenti, rubano informazioni riservate.

Queste pratiche rappresentano una minaccia crescente nel panorama della sicurezza digitale in Italia ed evidenziano l’importanza della vigilanza da parte dei cittadini.

Le dichiarazioni ufficiali

L’INPS ha chiarito che non invia mai comunicazioni via SMS o email contenenti link cliccabili verso pagine esterne; tutte le interazioni ufficialmente riconosciute avvengono esclusivamente attraverso l’area riservata MyINPS accessibile con SPID o Carta d’identità elettronica . Inoltre, è importante sottolineare che l’Istituto non richiede mai dati personali né bancari tramite telefono o email.

Angelo Galletti, presidente dell’ANAP Arezzo , ha messo in evidenza la necessità urgente di sensibilizzare gli anziani riguardo queste problematiche attraverso campagne informative mirate e supporto concreto alle vittime delle frodi.

Come proteggersi

Per difendersi efficacemente dalle truffe è fondamentale seguire alcune semplicissime regole:

  • Diffidare sempre da qualsiasi comunicazione che richieda dati sensibili.
  • Non cliccare su link presenti in messaggi sospetti ricevuti via SMS o email.
  • Verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni contattando direttamente l’INPS attraverso i canali ufficialmente riconosciuti.
  • Segnalare tempestivamente eventuali tentativi di frode alla Polizia Postale.
  • Installare applicazioni solo dagli store ufficializzati ed effettuare aggiornamenti regolari sui dispositivi utilizzati.

Adottando queste precauzioni basilari è possibile ridurre significativamente il rischio d’incorrere in situazioni spiacevoli legate alle frodi informatiche.

Cosa fare se si è vittime

Nel caso ci si trovi ad essere stati raggirati dai truffatori:

  1. Bloccare immediatamente carte bancarie compromesse e informarsi presso la propria banca sulle misure da adottare.
  2. Presentarsi presso la Polizia Postale per sporgere denuncia fornendo tutte le informazioni utilmente disponibili sulla vicenda subita.
  3. Monitorare costantemente i movimenti sul proprio conto corrente segnalando eventuali transizioni sospette al proprio istituto finanziario.
  4. Contattare direttamente l’INPS verificando anomalie nel proprio profilo personale.

Essere preparati ed informarsi adeguatamente rappresenta una strategia fondamentale nella lotta contro questo tipo crescente d’illegalità.

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