François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea , ha chiarito la sua posizione riguardo agli investimenti in criptovalute durante la seconda giornata dell’evento Young Factor. In risposta a una domanda specifica su un possibile investimento in un ‘Trump bitcoin‘, Villeroy ha affermato senza esitazioni che non lo farebbe. Questa dichiarazione mette in luce le sue riserve nei confronti delle criptovalute, evidenziando la sua visione critica sul loro utilizzo come moneta.
La natura dei bitcoin secondo Villeroy
Villeroy de Galhau ha sottolineato che i bitcoin non possono essere considerati valute nel senso tradizionale del termine. Secondo lui, queste criptovalute sono più correttamente definite come asset digitali. Il governatore ha messo in evidenza il fatto che i bitcoin presentano rischi significativi per gli investitori e non godono dell’accettazione universale necessaria per essere classificati come valuta. “Non sono accettate ovunque e nessuno è responsabile per il loro valore,” ha dichiarato, lasciando intendere che l’assenza di una regolamentazione chiara rende questi strumenti finanziari instabili.
Questa posizione riflette una crescente preoccupazione tra le autorità monetarie europee riguardo all’impatto delle criptovalute sull’economia tradizionale e sulla stabilità finanziaria globale. La mancanza di garanzie legate al valore dei bitcoin rappresenta un rischio notevole per gli investitori meno esperti, spingendo molti a considerare con cautela qualsiasi coinvolgimento nel mercato delle criptovalute.
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L’importanza di un progetto digitale europeo
Durante il suo intervento, Villeroy ha anche toccato l’importanza cruciale dello sviluppo di un progetto digitale europeo. Ha affermato che continuare a dipendere da banconote fisiche potrebbe esporre l’Europa a rischi competitivi rispetto ad altre economie globali sempre più digitalizzate. A tal proposito, il governatore ha espresso supporto per l’introduzione dell’euro digitale come strumento necessario per modernizzare il sistema monetario europeo.
“Se continuiamo a essere legati alla carta, alle banconote, siamo fuori dal gioco,” ha avvertito Villeroy, sottolineando la necessità urgente di adattarsi ai cambiamenti tecnologici nel settore finanziario. Questo approccio mira non solo a mantenere la competitività dell’economia europea ma anche a garantire maggiore sicurezza nelle transazioni digitali attraverso istituzioni democratiche affidabili.
Inoltre, Villeroy si è soffermato sull’importanza della fiducia nelle istituzioni pubbliche nella gestione della moneta: “Dobbiamo fidarci del mandato delle istituzioni democratiche come le sole entità capaci di emettere valuta.” Questa affermazione evidenzia una chiara distinzione tra le valute emesse dallo Stato e le criptovalute private che operano al margine del sistema economico ufficiale.
Riflessioni sulle criptovalute e sugli interessi privati
Villeroy de Galhau non si è limitato ad analizzare i rischi associati ai bitcoin; ha anche messo in guardia contro gli interessi privati legati alle criptovalute. Ha riconosciuto che molte iniziative nel campo delle crypto sono guidate da motivazioni commerciali piuttosto che dall’interesse pubblico o dalla stabilità economica generale.
Questa osservazione invita alla riflessione su quanto sia fondamentale avere regole chiare e trasparenti quando si tratta di innovazioni finanziarie così disruptive come quelle offerte dalle tecnologie blockchain e dalle valute digitali decentralizzate. Il governatore sembra suggerire quindi un approccio equilibrato: promuovere innovazioni utilitaristiche mentre si salvaguardano i principi fondamentali della finanza pubblica e della protezione degli investitori.