Terry Blue: un progetto musicale che sfida le convenzioni del mercato

Terry Blue, il progetto musicale di Leo Pusterla ed Eleonora Gioveni, presenta “Lakewoods”, un album che esplora emozioni profonde e critica la superficialità dell’industria discografica contemporanea.
Terry Blue: un progetto musicale che sfida le convenzioni del mercato - Socialmedialife.it

Terry Blue, il progetto musicale fondato da Leo Pusterla e Eleonora Gioveni, si distingue in un panorama musicale dominato dalla produzione rapida e standardizzata. Con il nuovo album “Lakewoods”, i due artisti propongono una musica di alta qualità che riflette una profonda introspezione e una critica alla superficialità dell’industria discografica contemporanea. Questo articolo esplora l’essenza del loro lavoro, la scena musicale italiana vista dal Ticino e le sfide affrontate dagli artisti indipendenti.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La musica di Terry Blue: tra emozione e complessità

Il progetto Terry Blue si distingue per la sua capacità di esprimere emozioni autentiche attraverso sonorità sofisticate. Con “Chronicles Of A Decline”, uscito cinque anni fa, Pusterla ha già mostrato la sua attitudine a trattare temi personali con un approccio acustico ed essenziale. Ora, con “Lakewoods”, il duo evolve verso arrangiamenti più complessi, mantenendo però intatta l’intensità emotiva.

La musica proposta è descritta come pop maturo ed emotivo, capace di toccare profondamente chi ascolta. L’interazione tra i due artisti durante l’intervista rivela quanto sia difficile per molti musicisti comunicare in modo profondo al pubblico odierno, spesso distratto da contenuti superficiali sui social media. La ricerca della qualità nella musica è ciò che spinge Pusterla a non conformarsi alle aspettative commerciali.

In questo contesto emerge anche la questione della lingua utilizzata nei testi: mentre alcuni artisti ticinesi scelgono l’inglese per raggiungere un pubblico più ampio, altri come Pusterla trovano nelle proprie radici musicali anglosassoni una fonte d’ispirazione predominante.

La scena musicale italiana attraverso gli occhi di un artista ticinese

Pusterla offre uno sguardo interessante sulla scena musicale italiana dal suo punto di vista privilegiato nel Ticino. Secondo lui, esiste una sorta di bipolarismo: da un lato c’è il fascino esercitato dalla vivace scena indie italiana; dall’altro lato ci sono le difficoltà incontrate dagli artisti che desiderano seguire strade musicalmente libere e sperimentali senza cadere nel mainstream o nei talent show.

Questa divisione rende complicata la vita degli artisti indipendenti che cercano riconoscimento professionale in un ambiente dominato da logiche commerciali basate su numeri e statistiche piuttosto che sulla qualità dei progetti musicali proposti. Le agenzie di booking tendono a favorire nomi notabili piuttosto che dare spazio ai talentuosi emergenti.

Pusterla sottolinea anche come sia fondamentale creare spazi culturali dove gli artisti possano esprimersi liberamente senza dover rispondere a logiche economiche o turistiche prevalenti nella cultura svizzera attuale.

Scoprire la ricchezza della scena musicale svizzera

La Svizzera presenta una varietà sorprendente nella sua offerta culturale e musicale; città come Zurigo, Berna o Ginevra sono centri vitali dove si possono trovare concerti dal vivo di alta qualità. Tuttavia, Pusterla avverte riguardo alla mancanza di spazi dedicati all’espressione indipendente nel Ticino stesso; questa situazione limita notevolmente le opportunità per gli artisti locali.

Nonostante ci siano importanti sostegni economici per progetti ben presentati al pubblico generale , molti musicisti faticano ad essere riconosciuti come professionisti validissimi nel loro campo creativo. Progetti musicalmente innovativi rischiano così di rimanere nell’ombra se non supportati adeguatamente dalle istituzioni locali o nazionali.

Un esempio citato è “Confederation Music Sessions”, trasmissione radiofonica dedicata alla scoperta della musica svizzera meno convenzionale ma purtroppo priva dei fondamenti necessari per continuare a operare efficacemente oggi giorno.

L’evoluzione sonora in “Lakewoods”

“Lakewoods” rappresenta uno sviluppo significativo rispetto al precedente lavoro del duo; mentre “Chronicles Of A Decline” era caratterizzato da sonorità acustiche molto intime ed essenziali – riflettendo esperienze personali – questo nuovo album cerca invece d’affrontare tematiche più universali legate all’analisi sociale contemporanea attraverso strutture melodiche complesse ma sempre evocative delle emozioni umane profonde.

Pusterla evidenzia quindi quanto sia stato necessario evolversi artisticamente senza perdere mai il contatto con quella necessaria introspezione personale presente nei suoi lavori precedenti; ora cerca d’integrare elementi esterni al proprio vissuto quotidiano, creando così nuove connessioni sonore capaci di rispecchiare le tensioni presenti nella società moderna.

Questo approccio permette agli ascoltatori non solo d’identificarsi nelle storie raccontate ma anche d’interrogarsi sulle dinamiche globali odierne tramite canzoni costruite su basi solide, tanto melodicamente quanto liricamente.

L’arte diventa dunque un mezzo primario, non solo per esplorazioni interiori, ma ancor prima uno strumento critico verso realtà problematiche circostanti cui assistiamo quotidianamente.

Riflessioni finali sull’industria discografica

Infine emerge chiaramente dai discorsi fatti durante questa intervista quanto difficile possa essere oggi vivere dentro all’industria discografica tradizionale soprattutto quando ci si propone fuori dai canoni stabiliti dall’attuale mercato consumistico basato sugli algoritmi digitalizzati.

Per Terry Blue infatti sembra esserci poco spazio affinché opere artistiche vengano apprezzate realmente secondo criteri qualitativi anziché meramente quantitativi legati ai numeri d’ascolti online o follower sui social media.

Questo porta inevitabilmente ad interrogarsi sul futuro stesso dell’arte intesa come forma creativa pura capace di resistere alle pressioni commercialistiche sempre più fortemente presenti nell’ambito contemporaneo.

Change privacy settings
×