Nelle ultime ore, la polizia ferroviaria di Milano Centrale ha arrestato due ragazzi di 14 anni accusati di rapina impropria. I giovani, entrambi di nazionalità marocchina e privi di documenti e fissa dimora, sono stati fermati dopo aver rubato uno zaino a un passeggero durante il viaggio su un treno proveniente da Torino. L’episodio ha suscitato preoccupazione tra i viaggiatori e ha messo in luce le problematiche legate alla sicurezza sui mezzi pubblici.
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La dinamica della rapina
Secondo quanto ricostruito dalla questura, i due minorenni avrebbero approfittato della distrazione del passeggero per sottrarre uno zaino contenente beni preziosi. All’interno dello zaino c’erano un portafoglio con 450 euro in contanti e un bancomat. La testimonianza di una viaggiatrice è stata fondamentale per ricostruire l’accaduto: la donna ha riferito che i ragazzi erano saliti sul treno senza alcun bagaglio e avevano iniziato a importunarla.
Poco dopo, la testimone li avrebbe visti mentre si spartivano il bottino estratto dallo zaino rubato. Quando la donna ha chiesto loro di restituire quanto sottratto, è stata minacciata verbalmente dai ragazzi che hanno reagito con aggressività. Questo comportamento ha allarmato altri passeggeri presenti nel vagone.
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L’intervento dei passeggeri e dell’equipaggio
La situazione è degenerata quando alcuni viaggiatori hanno deciso di intervenire in difesa della donna. Tra questi c’era anche il legittimo proprietario dello zaino rubato, che lo riconobbe immediatamente. Il capotreno è stato informato dell’accaduto e non appena il treno è arrivato a Milano Centrale, ha contattato la polizia ferroviaria per segnalare l’incidente.
All’arrivo degli agenti nella stazione milanese, i due ragazzi sono stati identificati e sottoposti a perquisizione personale. Durante questo controllo gli agenti hanno rinvenuto non solo lo zaino rubato ma anche un coltello a doppia lama lungo 14 centimetri ed un martelletto frangivetro in possesso di uno dei minorenni.
Conseguenze legali per i minorenni
Entrambi i giovani sono stati arrestati con l’accusa di rapina impropria ed accompagnati al carcere minorile Beccaria mentre si attendevano le decisioni dell’autorità giudiziaria competente riguardo al loro futuro legale. È emerso che uno dei due era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati legati al porto abusivo d’armi.
La refurtiva è stata restituita al proprietario originario grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine che hanno garantito così una pronta risposta ai cittadini coinvolti nell’incidente sulla tratta ferroviaria tra Torino e Milano.