Tre persone sono state arrestate dalla polizia al Fleming per aver messo in atto un ingegnoso stratagemma di furto d’auto. Utilizzando un dispositivo per copiare il segnale delle chiavi delle automobili dotate di avviamento keyless, riuscivano a rubare i veicoli senza forzare le portiere. Questo metodo ha permesso loro di compiere furti in pochi secondi, ma la loro corsa è finita grazie all’intervento degli agenti del XV distretto Ponte Milvio.
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Il modus operandi dei ladri
I tre arrestati avevano sviluppato una tecnica sofisticata per rubare auto moderne. Utilizzando un dispositivo ad hoc, erano in grado di captare il segnale emesso dalla chiave dell’auto parcheggiata nelle vicinanze. Una volta ottenuto il segnale, si mettevano al volante del veicolo scelto e fuggivano rapidamente senza lasciare alcuna traccia visibile di effrazione. Questo approccio ha reso i furti estremamente rapidi: bastava meno di trenta secondi per completare l’intera operazione.
La scelta delle vetture non era casuale; i ladri puntavano principalmente a modelli recenti dotati della tecnologia keyless, che consente l’accesso e l’avviamento del motore senza inserire fisicamente la chiave nell’accensione. Questa vulnerabilità ha reso le auto più suscettibili ai furti rispetto ai modelli tradizionali.
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La cattura dei sospetti
L’arresto dei tre uomini è avvenuto dopo che gli agenti hanno notato una targa sospetta collegata a una vettura a noleggio utilizzata dai ladri. Ignari di essere seguiti dalle forze dell’ordine, hanno proseguito la loro fuga ad alta velocità per circa mezz’ora fino a quando non si sono fermati in un parcheggio situato in via Colli della Farnesina.
Qui due dei sospetti hanno iniziato a muoversi tra le auto parcheggiate come se stessero cercando nuovi obiettivi da colpire. Nel frattempo, gli agenti continuavano ad osservare attentamente ogni movimento fino a quando non hanno deciso che era giunto il momento opportuno per intervenire.
L’intervento della polizia
La fuga dei ladri è stata interrotta quando gli agenti li hanno bloccati approfittando della manovra effettuata dai malviventi in un vicolo cieco. Costretti ad arrestarsi all’alt degli agenti, i tre sono stati identificati e arrestati sul posto con l’accusa di furto aggravato in concorso.
Durante la successiva ispezione del veicolo rubato è stato rinvenuto un kit “a prova di clone”, strumento utilizzato dai ladri per replicare il segnale delle chiavi elettroniche delle automobili moderne. Il mezzo rubato è stato restituito alla legittima proprietaria dopo le necessarie verifiche da parte degli investigatori.
Questa operazione evidenzia come anche tecniche avanzate possano essere contrastate efficacemente dalle forze dell’ordine attraverso attenti controlli e monitoraggi nel territorio urbano.