Il Teatro di San Carlo di Napoli ha ospitato il 27 aprile 2025 l’esecuzione in forma di concerto dell’opera “Attila” di Giuseppe Verdi. Questo dramma lirico, che si basa su un libretto scritto da Temistocle Solera e Francesco Maria Piave, è tratto dalla tragedia “Attila, König der Hunnen” del drammaturgo tedesco Zacharias Werner. L’evento ha visto la partecipazione dell’Orchestra e del Coro del Teatro, diretti dal maestro Vincenzo Milletarì.
La trama e i personaggi principali
“Attila” racconta la storia del re degli Unni, Attila, interpretato dal basso Giorgi Manoshvili. Al suo fianco ci sono Ezio , generale romano; Odabella , figlia del signore d’Aquileja; Foresto , cavaliere aquilejese; Uldino , giovane schiavo d’Attila; e Leone , un vecchio romano. La narrazione si sviluppa attraverso tre atti che esplorano temi come il potere, la guerra e i conflitti interiori dei personaggi.
L’opera è caratterizzata da una scrittura musicale intensa che riflette le emozioni dei protagonisti. La figura centrale è quella di Attila, rappresentato come un leader forte ma tormentato dai suoi dilemmi morali. Odabella emerge come una donna determinata a liberare il suo popolo dall’oppressione degli Unni.
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L’esecuzione musicale
La direzione artistica affidata a Vincenzo Milletarì ha messo in risalto le complessità della partitura verdiana. Milletarì ha saputo bilanciare l’energia delle scene più dinamiche con momenti più intimi ed emotivi dell’opera. In particolare, il prologo presenta una tempesta sonora che cattura immediatamente l’attenzione del pubblico.
Un elemento distintivo dell’esecuzione è stata la presenza significativa del coro preparato da Fabrizio Cassi. Il coro non solo ha accompagnato i solisti ma ha anche assunto un ruolo scenico fondamentale durante le invocazioni religiose degli eremiti e nei momenti patriottici espressivi della popolazione romana.
Le performance dei solisti
Giorgi Manoshvili nel ruolo principale ha dimostrato grande padronanza vocale ed espressività nella sua interpretazione di Attila. La sua aria “Mentre gonfiarsi l’anima” è stata particolarmente apprezzata per la ricchezza emotiva trasmessa al pubblico durante l’esibizione.
Anna Pirozzi nel ruolo di Odabella si è distinta per la sua capacità interpretativa e vocalità potente nell’affrontare passaggi difficili come la Cavatina “Allor che i forti corrono”. Anche Francesco Meli nei panni di Foresto ha offerto una performance convincente grazie alla sua sensibilità scenica e alla bellezza della voce.
Ernesto Petti nel ruolo di Ezio ha saputo rendere giustizia alla complessità emotiva del generale romano con interpretazioni energiche nelle sue arie più celebri.
Accoglienza da parte del pubblico
Al termine dell’esecuzione c’è stato un caloroso applauso per tutti gli artisti coinvolti nella produzione de “Attila”. Prima dello spettacolo finale era stato osservato un minuto silenzioso in memoria della figura recente scomparsa di Papa Francesco, creando così un momento toccante all’interno dello spettacolo stesso.
La serata al Teatro San Carlo non solo celebra uno dei capolavori operistici italiani ma rappresenta anche una testimonianza vivente della tradizione culturale napoletana legata all’opera lirica.